La compagnia teatrale di Malesco ha fatto rivivere l'epoca di Ettore Romagnoli e delle “Grandi Stagioni del Teatro Classico”. La sala del teatro comunale maleschese gremita e i lunghi applausi del pubblico presente durante lo spettacolo "Il sogno di Ettore" sono stati la prova del grande successo dell'evento che ha trasportato come d'incanto i presenti nella Malesco di un tempo. In particolare, la rappresentazione – portata sul palco sotto la direzione di Anna Avossa, regista e autrice dei testi – ha fatto rivivere la Vigezzo degli anni '30, epoca in cui la Valle era frequentata dai maggiori esponenti della cultura italiana tra cui, appunto, Ettore Romagnoli. Illustre grecista nonché Accademico d'Italia, Romagnoli riesce a realizzare il sogno di trasformare il piccolo borgo vigezzino nel centro di riferimento della mondanità e della cultura per l'intera provincia novarese.
“Sono davvero felice e soddisfatta – le parole di Anna Avossa – abbiamo portato in scena la cultura con l'ironia e la leggerezza di un racconto che invita a sorridere con dietro un grande lavoro di studio e ricerca. Nel corso degli anni mi sono appassionata alla storia dell'epoca e dai racconti di quel tempo ho tratto ispirazione per i testi: le citazioni, i dialoghi dei Romagnoli e anche i piccoli dettagli che abbiamo inscenato sono presi dalla realtà dell'epoca, senza lasciare nulla al caso. Lo spettacolo era stato presentato nel periodo pre-covid, poi purtroppo la pandemia ha fermato anche noi. Recentemente, nel giro di qualche mese e con non poche difficoltà, abbiamo ripreso il lavoro di preparazione e ora siamo finalmente riusciti a presentarlo al pubblico. Voglio ringraziare tutti gli attori che si sono davvero impegnati per l'ottima riuscita dello spettacolo e un ringraziamento speciale va ai teatranti di Domodossola che si sono uniti al nostro gruppo dandoci un supporto straordinario per la realizzazione della rappresentazione. Un grazie di cuore va ai nipoti di Romagnoli, Angela ed Ettore che hanno partecipato all'evento: Ettore in particolare ha recitato un piccolo cameo nello spettacolo dedicato al nonno e alla sua grande impresa diventata realtà”.
Lo spettacolo ha ripercorso i momenti più significativi della storia, con un susseguirsi di incontri e situazioni che raccontano di quel periodo, dalla nascita del progetto alla creazione dei due teatri fino alla messa in scena delle opere tratte dal teatro greco. Con un brillante intercalare di siparietti comici in dialetto – un patrimonio lessicale che non può essere perduto - a cura delle domestiche di Villa Romagnoli la rappresentazione teatrale è stata un vero e proprio tuffo nel passato. Un viaggio nell'epoca della Malesco di un tempo che custodisce una storia e un patrimonio culturale ricchissimo. Uno spettacolo che vuole restituire valore e memoria a una storia dimenticata, un tempo perduto che è stato ritrovato. Lo spettacolo, visto il grande apprezzamento, sarà riproposto il 19 luglio sempre a Malesco.