‘’Il mio primo romanzo, Ribelli, è in ristampa e ho già completato il secondo libro, intitolato Prigionieri: in questi giorni è nelle sue ultime fasi di editing’’. Chi parla è Stefano Scacchetti, villadossolese doc, emigrato da anni a Barcellona, in Spagna, dove lavora. A Villa vive la sua famiglia e Stefano è rimasto legato alla sua terra. Tanto che la passione per la scrittura lo ha portato a pubblicare già un libro che ha avuto successo, mentre il secondo è ormai pronto per andare in libreria.
‘’Ribelli - Dalla scintilla di Villadossola alla Repubblica dell'Ossola’’ è andato molto bene nella sua prima edizione e tutte le copie sono terminate. ‘’Per questo motivo – dice - abbiamo deciso, insieme all'editore Renato Ponta de La Pagina, di preparare la seconda stampa. Sarà disponibile in libreria a partire dalla metà di Agosto; l'idea di una nuova pubblicazione è legata sia all'elevato numero di richieste ricevute, sia agli 80 anni della Repubblica dell'Ossola, dato che il romanzo è ambientato in parte proprio durante i famosi 40 Giorni di libertà, tra il settembre e ottobre del 1944, in piena Guerra Civile e di Liberazione’’.
Il prossimo libro, "Prigionieri’’ ripercorrerà i temi della Resistenza.....
‘’Sì, stiamo ancora lavorando al sottotitolo, e potrebbe uscire per la seconda metà di Settembre. Si tratta ancora una volta di un romanzo storico, sempre basato su fatti realmente accaduti negli anni di Resistenza nella nostra amata Valle. E, come anche per Ribelli, uno dei protagonisti rimane lo zio Natale, partigiano fazzoletto verde, tra le file della brigata Valdossola.
Tuttavia in Prigionieri, a differenza di Ribelli, le vicende si intrecciano in una narrativa dalla doppia linea temporale: il passato dello zio Natale, prigioniero e deportato nei campi di lavoro in alta Boemia raccontato attraverso i suoi ricordi confusi nella sua mente ora anziana, si intreccia con il presente di una Domodossola quasi contemporanea, dove Dante, un giovane liceale al quinto anno, è alle prese con un gruppo di bulli che controlla il giro locale di stupefacenti.
I due protagonisti, Natale e Dante, che s'incontrano quasi per caso, vedranno le loro vite incrociarsi ineluttabilmente durante il fine settimana di Pasqua, in un confronto tra passato e futuro di un'Italia che sembra avere ancora tanti lati oscuri con i quali dover fare i conti. Il vecchio, con l'aiuto di un altro amico reduce partigiano, Moreno, proverà a spiegare al bambino che chi non conosce la Storia è condannato a ripeterla’’.