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Attualità | 14 dicembre 2024, 17:00

Anche quest'anno la chiesa di Malesco ospita il presepe di Ezio Ferrari e Felice Bergamaschi

I due maleschesi, di 84 e 75 anni, hanno realizzato a mano la natività, con un sapiente gioco di specchi e statuine vestite con abiti tradizionali vigezzini

Anche quest'anno la chiesa di Malesco ospita il presepe di Ezio Ferrari e Felice Bergamaschi

Visitabile presso la chiesa parrocchiale di Malesco, il presepe realizzato da Ezio Ferrari e Felice Bergamaschi con l'aiuto di alcuni maleschesi è una vera e propria opera d'arte.

Statuine che “vestono” gli abiti tradizionali vigezzini, il paesello attraversato dal fiume con l'acqua corrente, le luci che riproducono il paesaggio tra giorno e notte con un emozionante tramonto. E poi il particolare effetto di profondità realizzato grazie a un accorto gioco di specchi che ne amplia le vedute. Ormai non è più un segreto: Ezio e Felice - due maleschesi di 84 e 75 anni, che da oltre sessant'anni si occupano della realizzazione del presepe - posizionano sapientemente gli specchi che, con i loro riflessi, ampliano i contorni del presepe dando l'impressione che sia molto più grande.

“Quest'anno ci abbiamo impiegato circa 20 giorni, con molte ore di lavoro. Abbiamo messo in atto alcune modifiche, aggiunto un nuovo specchio e, per celebrare anche noi il centenario della Ferrovia Vigezzina – Centovalli, abbiamo inserito un quadro che ritrae il trenino bianco e blu posto in modo tale che sembri uscire da una galleria”, spiegano.

Ci vogliono svariati tentativi prima di riuscire a collocare nella maniera giusta gli specchi: ma grazie a questo piccolo escamotage l'allestimento non solo risulta più esteso in profondità e in larghezza, ma anche più ricco di particolari. La scenografia è poi arricchita dai paesaggi, dalle montagne realizzate con vecchi pezzi di legna di castagno, dal paese attraversato dal fiume con l'acqua che gorgoglia dolcemente e dalle luci mentre le statuine vestono i capi tradizionali di Malesco, tutti rigorosamente realizzati a mano. Anche le casette in sasso – tipiche dell'architettura vigezzina - sono realizzate interamente a mano grazie al paziente lavoro di Felice. “Vogliamo ringraziare, per il prezioso aiuto nella realizzazione, Patrizia che si è occupata di allestire le montagne e “vestire” le statuine, Adelmo per le luci, Raniero per il muschio e Attilio e Bruno per il loro importante contributo”, dicono Ezio e Felice.

Ad impreziosire il paese di Malesco, da quest'anno c'è anche una natività particolare posizionata davanti alla casa parrocchiale: si tratta di un presepe scolpito nel legno (un tronco di castagno alto oltre due metri che arriva da Trontano) composto dai tre personaggi principali della natività dall'artista del legno Aurelio Montanari utilizzando la motosega. “È un piccolo contributo che vogliamo dare al nostro paese per renderlo sempre più accogliente e in linea con la tradizione artistica e culturale che la contraddistingue. Un ringraziamento va ai proprietari del castagno che ormai era sradicato da parecchi anni, a Claudio Besana e Rodolfo “Rudy” Cattaneo che con non poche difficoltà hanno trasportato il tronco da Trontano a Malesco e all'artista Aurelio Montanari”. Il presepe all'interno della chiesa e la natività che si possono ammirare nel paese vigezzino custodiscono, nella loro semplicità, la vera tradizione e lo spirito del Natale.

Francesca Pinto

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