Uno scalo inadeguato soprattutto per chi ci deve lavorare tutti i giorni. La denuncia di disservizi ''inaccettabili'' a Domo 2 – arriva da dalla filiale italiana del gruppo svizzero Bls che opera a Domo II.
Dice Sarah Micucci, amministratrice delegata di Bls Cargo Italia:
"A Domo 2, ancora una volta, si consuma una vicenda che evidenzia l’incuria e la disorganizzazione ai danni dei lavoratori e delle aziende operanti nello scalo ferroviario (Bls Cargo Italia, Db Cargo Italia, Sbb, Captrain Italia, Gts, ecc.). Dopo l'interruzione della fornitura di acqua per la seconda volta in un anno, dal 7 gennaio 2025 lo scalo è rimasto completamente senza acqua, aggravando ulteriormente una situazione già compromessa dalla cronica carenza di riscaldamento".
La conferma di una gestione inadeguata di una importante infrastruttura che a parole tutti vorrebbero rilanciare, ma che resta in una situazione a dir poco inadeguata.
"La gestione delle problematiche strutturali, sia per quanto riguarda l’impianto idrico che quello elettrico, è ai limiti dell’assurdo – rimarca Micucci - .Da oltre un anno IdraBlu segnala perdite e l’inadeguatezza dell’impianto idrico, ma Rfi continua a negare ogni responsabilità diretta. Nel frattempo, a farne le spese sono i lavoratori, costretti a operare in condizioni precarie e pericolose. L'acqua, tra l'altro non potabile, non è nemmeno disponibile per i servizi igienici, creando una situazione di evidente degrado".
Lavorare in queste condizioni diventa difficile.
"L'impossibilità di accedere ai servizi igienici per la mancanza d'acqua rappresenta già di per sé una violazione grave delle normative di sicurezza e dignità sul lavoro – spiega Micucci - . Ma la situazione non si ferma qui: per ben due mesi consecutivi, i locali sono rimasti e sono attualmente senza riscaldamento, per un guasto non risolto in più di due mesi, con temperature interne che scendono fino a 4 gradi durante la notte. Le aziende sono state costrette a procurarsi stufette elettriche per garantire almeno il minimo comfort, ma anche questo intervento temporaneo è stato ostacolato dalle precarie condizioni del sistema elettrico, che avrebbe bisogno di una ristrutturazione completa. Nonostante una promessa fatta il 15 novembre 2024 riguardo la sostituzione del quadro elettrico fatiscente, nessuna azione concreta è stata intrapresa. Nonostante le numerose comunicazioni inviate alle parti coinvolte, la situazione resta invariata. Gli interventi per la sostituzione del quadro elettrico, previsti a novembre, non sono mai stati realizzati. Inoltre, i lavori per l’allaccio autonomo richiesti da Bls Cargo Italia, che aveva già ricevuto l’approvazione e l'autorizzazione per investire nel proprio sistema di riscaldamento, sono stati inspiegabilmente sospesi durante un sopralluogo tecnico lo scorso novembre, senza alcuna motivazione valida".
Già in passato le aziende operanti nello scalo, come BLS Cargo Italia, hanno già tentato azioni legali in passato e ora annunciano l’intenzione di riprenderle, poiché nulla sembra essere cambiato.
"Non solo Rfi non garantisce l’agibilità dei locali, - aggiunge Micucci - ma si assiste a un continuo rimpallo di responsabilità con IdraBlu, senza che nessuna delle due parti offra soluzioni concrete e tempestive. La situazione è insostenibile e richiede un intervento urgente e risolutivo".
Una vera telenovela che si protrae da anni. Basta vedere in che condizioni viene lasciato lo scalo per capire il disinteresse. Che era stato già denunciato negli scorsi anni, quando a Domo 2 era arrivato anche il Gabibbo e il mago Casanova. Lo scalo è stato sistemato solo nella due, tre visiti di ministri dei trasporti (l’ultimo Delrio) ma passati i politici la situazione è peggiorata.