Anzino è pronto a celebrare anche nel 2024 la tradizionale Domenica del Giglio, una festa che rievoca il primo miracolo di San Antonio di Padova. Un evento che si tiene ogni anno con devozione e partecipazione, richiamando pellegrini da tutte le valli circostanti e dalla diocesi di Novara.
La celebrazione affonda le radici in una storia secolare: nel gennaio del 1669, un quadro raffigurante il santo partì da Roma per raggiungere Anzino, attraversando posti di blocco, dogane e difficoltà. Durante il viaggio, si narra che il quadro scomparve e riapparve più volte dalla tela, come segno divino del miracolo. Quando finalmente giunse ad Anzino, fu accolto dalla fioritura improvvisa dei candidi gigli nei pascoli, un avvenimento che suscitò grande meraviglia nella comunità.
La tela, donata dalla colonia di emigranti anzinesi a Roma, fu subito venerata non solo ad Anzino, ma anche nelle valli circostanti. La devozione al santo si radicò così profondamente che nel 1686 venne registrato il primo acquisto di polvere da sparo per solennizzare la festa, che da allora si celebra ogni anno in gennaio, un omaggio a "ricordo delle prime grazie compiute da S. Antonio".
Nel 2025, la tradizione continuerà con la celebrazione da parte dei frati della Pontificia Basilica del Santo di Padova, consolidando il legame profondo tra il santo e la comunità di Anzino, che vive questa festa come un momento di fede collettiva.
Il triduo di preparazione alla festa inizierà il 22 gennaio, con la celebrazione della Santa Messa alle 20:30 presso l’altare di S. Antonio. Le corali del santuario contribuiranno con canti liturgici per creare un'atmosfera di raccoglimento e preghiera. La festa culminerà domenica 26 gennaio, con la Messa solenne alle 11:00, seguita dal rito di accensione della lampada votiva all’altare del santo. Nel pomeriggio, alle 15:30, si terrà il Vespro solenne e la processione per le vie del paese, accompagnata dalla statua di S. Antonio. La giornata si concluderà con l’incanto delle offerte, un momento di condivisione e solidarietà.