“Lo scorso 24 ottobre, in un incontro pubblico organizzato da un settimanale locale nella sala consiliare di Villadossola, si era approfondita l’ipotesi di intraprendere il percorso per riconoscere il Villaggio Sisma “patrimonio dell’Unesco”. Gli interventi avevano evidenziato la limitata volontà di dare seguito a tale intendimento, fatta eccezione per l’entusiasmo comunicato dal sottosegretario regionale Preioni. Peraltro, in quel contesto, oltre alle reiterate preoccupazioni evidenziate da alcuni inquilini, notevole scalpore aveva suscitato l’affermazione del presidente Atc Piemonte Nord, Marchioni, in relazione alla grave situazione debitoria a carico degli inquilini”. Così il gruppo di minoranza Uniti per Villa in una nota, in cui evidenzia la grave situazione debitoria che emerge in relazione alle case popolari presenti nel comune di Villadossola.
“Il gruppo consiliare Uniti per Villa si è premurato di richiedere la documentazione relativa alle affermazioni del presidente Marchioni – si legge ancora nella nota -. Dopo qualche problema burocratico, si è infine venuti a conoscenza delle cifre riferite al 31 ottobre 2024. I dati ricomprendono la totalità dei 525 appartamenti, presenti a Villadossola, aventi come riferimento Atc. La situazione dei crediti per affitti non versati, alla data del 31 ottobre, ammonta alla ragguardevole cifra di 687.400 euro. A questa cifra si aggiungono debiti pregressi, per inquilini “cessati”, per la cifra di 415.403 euro (tali debiti si ritiene siano di difficile recupero)”.
Prosegue il gruppo di minoranza: “In conseguenza delle preoccupazioni e delle difficoltà connesse alla situazione sopra evidenziata, come gruppo consiliare Uniti per Villa abbiamo richiesto la convocazione della commissione consiliare per le case Atc. La commissione si è riunita in data 28 gennaio alla presenza del sindaco Toscani e degli assessori Borca e Romeggio. Il sindaco ha confermato le preoccupazioni dovute anche alla particolarità che gli immobili sono di Atc, ma il lavoro “sporco”, nei confronti degli inquilini, lo deve svolgere il comune. L’assessore Borca ha dato un quadro della situazione attuale: 323 sono i debitori (morosi) attivi e 125 sono quelli cessati. In collaborazione con i servizi sociali, sono stati attivati 63 “piani di rientro” che coinvolgono quegli inquilini disponibili a rateizzare il dovuto. Il sindaco ha informato i presenti di aver interessato il prefetto. Ha richiamato la necessità di un maggior coinvolgimento da parte di Atc e di aver avviato dei contatti con la regione per auspicare una revisione della legge riferita a tutta la vicenda “case popolari”. Ha dichiarato che a breve verrà informata la popolazione della situazione e ha chiesto al gruppo Uniti per Villa la disponibilità a condividere i momenti di approfondimento, in particolare con il prefetto”.
“Il gruppo Uniti per Villa – conclude - ha preso atto delle affermazioni del sindaco e ha formulato la disponibilità alla presenza nelle sedi istituzionali che si riterranno necessarie. Qualche dubbio in merito alle scelte politiche che la regione vorrà mettere in atto è sorto nell’analisi del bilancio regionale che ha ridimensionato, per il 2025, la cifra disponibile per l‘ambito case popolari che passa da 14.118.417 a 13.331.000 euro (787.417 euro in meno). In particolare, il capitolo di bilancio 153736 avente come oggetto “Intervento economico a favore dei comuni con alta incidenza di alloggi sociali” (L.R.19/2022) che, per comodità, chiameremo “provvedimento Preioni” di cui il comune di Villa ha beneficiato, passa da 250.000 euro del 2024 a zero euro per il 2025 e seguenti”.