Il vero alpinismo nasce dall’anima. Questo il titolo dell’incontro con il grande alpinista polacco Krzysztof Wielicki. Alessandro Filippini, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, sabato pomeriggio all’Ossola Outdoor Center di Crevoladossola ha dialogato con Wielicki regalando al pubblico presente un incontro che si è declinato in uno sguardo su come stanno cambiando le Alpi e l’Himalaya oggi, ma anche in uno sguardo introspettivo nella passione dei polacchi per il grande alpinismo invernale.
Krzysztof Wielicki, classe 1950, è famoso per aver compiuto la prima ascensione invernale di tre Ottomila: Everest nel 1980, il Kangchenjunga nel 1986 con Jerzy Kukuczka e il Lhotse nel 1988 in solitaria. È anche il primo e unico alpinista ad aver scalato in solitaria un Ottomila in inverno, nonché il quinto uomo ad aver salito tutti i quattordici Ottomila tra il 1980 e il 1996. L’appuntamento di sabato è stato il primo della rassegna “Terre Alte”, incontri con le montagne d’Europa, promosso dall'Ossola Outdoor Center di Crevoladossola e dal periodico di cultura alpina “Il Rosa”, diretto da Andrea Delvescovo, collaboratore di OssolaNews: un ciclo di incontri con la cultura alpina e con donne e uomini che sono protagonisti del vivere in montagna in anni di grandi cambiamenti climatici e sociali. Sette mesi e sette incontri per cogliere sguardi nuovi su un mondo in rapida e profonda trasformazione.