Dopo l'incontro in Regione che ha visto protagonisti il governatore Alberto Cirio e il sottosegretario Alberto Preioni e i sindaci di Verbania Giandomenico Albertella e di Domodossola Lucio Pizzi, sembra delinearsi una 'vecchia' strada per il futuro della sanità del Vco. E ancora una volta la sottile linea tra 'nuovo' e 'unico' può cambiare il destino sanitario della provincia.
Dai primi cittadini nessun commento, così come dai vertici regionali. Fatto sta che l'incontro nel grattacielo torinese della Regione Piemonte sembra aver delineato un ospedale nuovo per la nostra Provincia. Da tempo le pressioni di sindaci e sanitari spingono per una nuova struttura. Ma Pizzi e Albertella, secondo alcune voci non confermate, avrebbero ottenuto da Cirio l'ok ad un nuovo ospedale o a Domo o a Verbania.
Se la deroga per mantenere i due Dea di San Biagio e Castelli non arriverà dal ministero, allora Cirio avrebbe detto ai due primi cittadini che la volontà della Regione è quella di costruire un nuovo ospedale, ma solo in una delle due città, non a Piedimulera quindi, come da qualche tempo si ipotizzava.
Ad avere un vantaggio in questo momento è certamente Domodossola rispetto a Verbania. L'area individuata nel 2019 dal sindaco Pizzi, tra Domo e Villa, è quella probabilmente destinata ad accogliere la nuova struttura. E a Verbania? Certo il Castelli potrebbe mantenere una finalità sanitaria, con un punto di primo soccorso, come il pronto soccorso del Coq di Omegna.
Da Torino i due primi cittadini sono tornati senza risposte certe, ma sono tornati almeno con la sicurezza data da Cirio: “no ad un nuovo ospedale unico e fuori dai confini delle due città principali del Vco”. L'asse Pizzi Albertella sembra al momento portare i suoi frutti, anche perchè se si continuasse sulla strada tracciata da Fratelli d'Italia e dall'assessore Riboldi, sarebbero ipoteticamente a rischio sia Castelli che San Biagio. Riqualificare le due strutture con un ospedale unico in provincia sarebbe difficile, oltretutto pare che nell'incontro di lunedì, questa ipotesi abbia anche portato i due sindaci a chiedere la chiusura di Omegna. Con un ospedale nuovo invece Domo potrebbe avere la struttura sanitaria primaria del Vco, il Castelli potrebbe mantenere un punto di primo soccorso, così come Omegna. Inoltre Verbania avrebbe dalla sua anche la possibilità di 'pretendere' compensazioni importanti per il proprio territorio grazie al benestare della Regione.
Insomma il futuro è come sempre da oltre vent'anni a questa parte, tutto da scrivere, ma forse si inizia ad intravedere una luce in fondo al tunnel.