Piero Bianucci, la Gazzetta del Popolo e …. Piedimulera.
Un legame che è stato ricordato da Piero Bianucci, giornalista piemontese, una delle firme più importanti della Gazzetta del Popolo prima e della Stampa poi, e protagonista di una delle serate di ‘’Sentieri e Pensieri’’ che è in corso a Santa Maria Magigore.
E’ lui a 'tirare in in ballo' Piedimulera.
Nella serata di mercoledì , intitolata ‘’Vita sghemba. Ottant’anni con scrittori, scienziati e telescopi ‘’, è stato però Bruno Gambarotta a portare Bianucci sui binari dei ricordi della vecchia Gazzetta del Popolo, quotidiano piemontese sparito dagli Anni Ottanta. Un pezzo di storia dell’editoria piemontese che ha indotto Bianucci a sottolineare un aneddoto che riguardava il paese ossolano sulle rive dell’Anza.
‘’Ogni volta che vengo qui – ha raccontato Bianucci - mi commuovo quando passo vicino a Piedimulera. Io allora curava la pagina culturale e quella delle lettere. E mi scriveva sempre un lettore di Piedimulera, di cui mi spiace non ricordare il nome. Lettere intelligenti, che commentavano i fatti di allora, lettere molto ben scritte che io pubblicavo spesso, almeno una volta la settimana. Poi una volta Giorgio Vecchiato, che era il direttore del giornale, venne da me e mi disse: ‘’Non potremmo mettere qualche altro lettore?’’. Gli risposi che erano lettere fatte bene e Vecchiato rispose con una battura: ‘’Stai attento perché queste lettere sono così tante che potrebbe chiederci la liquidazione…’’. Per quello che quando vengo qui mi viene nostalgia di quei tempi e della Gazzetta del Popolo’’.