Stefano Vivarelli è l'unico residente, tutto l'anno, all'alpe Gomba in val Bognanco, a 1250 metri di altezza.
É un po' il custode del posto, tanto che i villeggianti delle seconde case e i proprietari del villaggio turistico Yolki Palki lo definisco, in modo scherzoso, il 'sindaco della Gomba'.
Vivarelli lavora per il comune di Domodossola e dal 2011 ha scelto di lasciare Domodossola e di trasferirsi in montagna.
“Vivere qui – dice – è spettacolare; ci abito dal 2011 e ho trovato la pace con me stesso, vivo in simbiosi con la natura, mi sento veramente me stesso e sto davvero bene".
La passione per la natura, per gli alpeggi lo hanno portato a questa scelta che è anche un segno di riconoscenza, un modo per onorare la memoria della sua famiglia.
“Mio padre e mia madre – racconta Stefano Vivarelli - sono mancati da diversi anni e io ho deciso di portare avanti la passione per la natura che li aveva portati a realizzare questa seconda casa in montagna. Loro purtroppo non hanno potuto trascorrere molto tempo qui».
Stefano non teme l'inverno e la vita in solitudine.”In questi ultimi anni è stato molto più semplice, le nevicate sono state meno pesanti – dice - . Anni fa ho vissuto situazioni di maggior disagio con oltre due metri di neve. Certo l'inverno, a differenza dell'estate, deve essere programmato. Devi avere la tua scorta di legna e di cibo. L'amore che ho per il luogo, per la Valle Bognanco supera ogni cosa. Il fatto poi di andare a lavorare , di essere a contatto con la gente durante il giorno e la sera e nei fine settimana di avere la tranquillità dona un giusto equilibrio alle mia giornate”.
“Stefano Vivarelli – dice Giancarlo Castellano, titolare del campeggio Yolki Palki - potrebbe vivere in città ma preferisce vivere qui e questo è un posto che lo lega a degli affetti. É un po' il guardiano del territorio”.