La notizia dell’annuncio del nuovo ospedale di Torino Nord da parte del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, suscita reazioni amare nel Verbano Cusio Ossola. A commentare con toni critici è Italia Viva VCO – Stati Uniti d’Europa, che in una nota denuncia l’atteggiamento “a due velocità” del governatore.
“Oggi il Presidente Cirio ha annunciato in pompa magna la realizzazione del nuovo ospedale di Torino Nord – scrive Italia Viva – usando parole e dicendo cose opposte a quello che lui ha sempre fatto per il VCO”. Per Torino, prosegue la nota, “ha parlato di scelte necessarie dopo tanti anni, di capacità di recuperare risorse finanziarie e dell’esigenza di curare ‘la nostra gente’”.
Secondo Italia Viva, invece, “per il nostro territorio lui e la sua maggioranza hanno fatto l’opposto: avevano i soldi che altri gli hanno trovato e li hanno rimandati indietro; avevano una scelta che era stata fatta e se la sono rimangiata; l’esigenza di curare la nostra gente nel VCO si è trasformata nel festival del gettonista e nell’emigrazione sanitaria forzata”.
Il movimento sottolinea come sia appena trascorsa “un’estate surreale, per la sanità del VCO”, in cui “hanno parlato tutti, tranne quello che dovrebbe parlare: il Presidente della Regione Piemonte”. E ancora: “È bastato un suo piccolo accenno, convocando i sindaci di Domodossola e Verbania, per ridare la stura al consueto circo di campanilismo, provincialismo e dietrologia che fin qui ha bloccato tutto”.
Per Italia Viva la soluzione sarebbe semplice: “Basterebbe che Cirio parlasse e dicesse per il VCO quello che ha detto per Torino. Sia la Regione Piemonte ad assumersi, una volta per tutte, la responsabilità di individuare il sito, stabilire le risorse finanziarie e avviare le procedure, senza giochi a rimpiattino e senza il logoro teatro del gioco delle parti a somma zero”.
Il comunicato non risparmia critiche neppure all’opposizione: “Ci saremmo attesi questo anche dalla principale forza di opposizione. Invece abbiamo visto un surreale consociativismo, privo di contenuti, all’insegna di un mero giovanilismo che non produce nulla se non la riproposizione di vecchi schemi”.
“Sulla sanità – prosegue Italia Viva – non serve una logica ‘trasversale’, ma chiarezza politica: chi governa decida, chi è minoranza faccia da stimolo e pungolo. Altrimenti si continua nella confusione”.
Secondo il partito, “serve a poco inseguire questa o quella sirena: l’unica voce che conta è quella del Presidente della Regione. La si sente quando c’è da fare il nuovo ospedale di Torino o quello di Savigliano, non per il Verbano Cusio Ossola”.
La conclusione è netta: “Finché non ci saranno atti ufficiali, documenti assunti e volontà politiche dal vertice regionale, siamo destinati a proseguire un balletto tanto estenuante quanto improduttivo. Nel frattempo i plessi si svuotano di personale e assistiamo alle ‘ammuine’ per garantire coperture di organico, sempre a favore del privato”.
“Ci attendiamo un pronunciamento chiaro e univoco dal Presidente Cirio – conclude Italia Viva – non un inutile, sterile e stucchevole rumore di fondo”.