La presentazione del progetto la ‘’Foresteria delle Betulle’’ a Vogogna - primo progetto di riutilizzo sociale di un bene confiscato nel Verbano Cusio Ossola – ci ha indotti ad approfondire l’argomento con i rappresentanti delle associazioni Libera Vco e 21 Marzo.
Di quale immobile si parla per Vogogna e a che indagini era legato l'edificio?
‘’Il bene confiscato si trova nell’area a destinazione industriale-artigianale del Comune di Vogogna, al confine con il Comune di Piedimulera. È uno degli immobili oggetto di confisca per equivalente nell’ambito del procedimento giudiziario noto come processo Tubor, In questo caso, la confisca non è infatti collegata direttamente all’uso illecito dell’immobile, ma è stata disposta in quanto bene di valore equivalente ai proventi illeciti accertati.
Il procedimento aveva avuto origine da un’inchiesta per reati economico-finanziari che aveva portato alla luce un sistema fondato sull’evasione fiscale, la corruzione e la distrazione di risorse pubbliche. Le indagini avevano evidenziato la presenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, all’evasione dell’Iva mediante rimborsi fittizi, all’intestazione fittizia di beni e alla corruzione di pubblici ufficiali.
Il processo si è concluso nel 2013 con la condanna in primo grado di 16 imputati su 17. Ad oggi, tuttavia, la storia specifica del bene confiscato e i dettagli legati al suo utilizzo nel contesto del sistema illecito oggetto del processo risultano ancora parziali e frammentari. Per questo motivo, il progetto di riutilizzo del bene dovrà includere anche un lavoro di ricerca mirato a ricostruire la vicenda’’.
E' il solo edificio recuperato nel Vco?
‘’Non è l’unico bene confiscato nel nostro territorio, si contano infatti in tutto sei immobili. Inoltre, poche settimane fa la Divisione Anticrimine della Questura di Verbania ha eseguito un provvedimento di sequestro patrimoniale di prevenzione che ha riguardato anche un immobile’’.
Quale è stato il vostro ruolo?
‘’Per noi di Libera VCO il riutilizzo sociale dei beni confiscati è uno dei valori cardine che ci orienta nell’impegno di tutti i giorni, quando abbiamo dunque saputo che nel Comune di Vogogna era presente un immobile confiscato e non ancora destinato, ci siamo subiti mobilitati entrando in contatto con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. In seguito, abbiamo proposto al Comune di Vogogna la possibilità di chiedere in assegnazione il bene e da allora abbiamo affiancato il Comune nella fase di inoltro della manifestazione d’interesse all’Anbsc e nella partecipazione al bando della Regione Piemonte per l’erogazione di contributi per il recupero dei beni confiscati. Siamo molto contenti che l’Ambsc abbia assegnato il bene al Comune di Vogogna e che l’esito del bando regionale sia stato positivo; adesso la nuova tappa sarà il progetto di riutilizzo sociale del bene su cui, insieme a 21 marzo, abbiamo già iniziato a lavorare’’.














