Parte il 1 luglio in tutta Italia la raccolta firme per un nuovo referendum abrogativo che chiede l'abolizione della caccia. L'iniziativa promossa dal Comitato Sì aboliamo la caccia sarà presentata il 2 luglio in Campidoglio, a Roma, alla presenza del sindaco Virginia Raggi, alla quale è stata anticipata la partecipazione di alcuni parlamentari che sostengono l’iniziativa e personaggi del mondo dello spettacolo, nonché rappresentanti delle associazioni animaliste e ambientaliste.
Sino a fine settembre sarà possibile firmare anche nel Vco ai banchetti allestiti dagli attivisti del Comitato o negli uffici elettorali comunali. “L'obiettivo è quello di raccogliere 500 mila firme per portare al voto i cittadini per abolire finalmente questa attività cruenta, violenta e sanguinaria” commenta il presidente Tony Curcio.
Secondo i promotori “la caccia non è soltanto l'uccisione barbara di animali selvatici, che sono patrimonio indisponibile dello Stato quindi appartengono a tutti noi ma è anche grande causa di inquinamento per i miliardi di pallini di piombo che ricadono sul terreno ed inquinano territori e falde acquifere, insieme ai milioni di bossoli e cartucce abbandonati dai cacciatori” così David Zanforlini e Paolo Bernini del direttivo.
Per la responsabile segreteria Alice Delicati la caccia “provoca un grande sperpero di denaro pubblico per decine di milioni di euro ogni anno per il ripopolamento degli animali selvatici acquistati all'estero, per i sussidi, contributi e regalie indirizzate alle federazioni venatorie”.
La responsabile comunicazione Alessandra Mai afferma: “Non c'è oggi la necessità di sopravvivere con la caccia, non tutti sanno che le federazioni sportive di tiro con l'arco, balestra, tiro al volo, carabina e pistola, non ammettono cacciatori, per cui alle olimpiadi non può partecipare nemmeno chi ha ucciso anche un solo animale”.