È stato formalizzato con una riunione all’Hotel Corona di Domodossola il Comitato degli esercenti del Centro Storico. Questa sera verrà presentato anche il Comitato dei residenti
Il comitato degli esercenti nasce sulla spinta dei problemi legati alla movida molesta e ha già fatto il debutto con una serie d’incontri con l’Amministrazione comunale, in particolar modo con il sindaco Lucio Pizzi che aveva convocato ristoratori e baristi per trovare una strategia condivisa,
La presidenza del Comitato è andata a Giuseppe Viscomi del Bar La Cadrega, vice presidente Antonella Ramundo del bar Carosello e Voglia di Gelato, Segretaria Samanta Ferraris del bar Milano.
“Ci siamo riuniti all’Hotel Corona – ci dice il presidente del neonato Comitato Giusppe Viscomi - e abbiamo eletto presidente, vice presidente e segretario. Abbiamo stilato dei punti riguardanti la movida che vanno a ricalcare l’ordinanza emessa dal Sindaco settimana scorsa (l’oridinanza del 9 luglio NdR) con la chiusura anticipata alle 2, divieto d’asporto, la possibilità di multare gli avventori e non solo noi esercenti, anche perché una persona che fa casino qui davanti non sempre è detto che sia mia cliente, magari arriva da un altra parte. In pratica erano state accolte quelle che erano le nostre richieste”.
Prosegue Viscomi: “Noi cerchiamo di gestire la clientela nel miglior modo possibile ma non sempre è facile, la gente è tanta, ora c’è molta pi gente in giro rispetto a una ventina d’anni fa, ma alla fine è la gente che deve sapere gestire se stessa. Il problema di fondo che riscontro è che tanta gente non ha rispetto. Rispetto per il lavoro altrui, rispetto per le forze dell’ordine e per chi abita in centro. Questo va rimarcato”.
Nel panorama dei difficili rapporti tra il centro storico cittadino e i fruitori dei locali sta prendendo forma un nuovo attore che potrebbe inserirsi nell’animato confronto: in questi giorni si stanno muovendo i residenti per formare un loro comitato.
“Per ora non si è fatto avanti ancora nessuno – spiega il presidente - , noi comprendiamo le problematiche che possono avere le persone che vivono nel centro storico, c’è da venirsi incontro. Se il casino fosse tutte le sere per tutto l’anno sarei il primo a dire ‘forse è troppo’. Bisogna trovare il giusto equilibrio, se poi ci sarà modo di fare una riunione noi e loro dove ci si può confrontare e trovare insieme le soluzioni noi saremo molto contenti”.
Per gli esercenti questa estate è il momento per riprendere un po’ di fiato dopo la pandemia: “Per molti di noi – chiosa Viscomi - è stato un anno molto difficile: vedersi limitati proprio adesso che si può tornare a respirare fa male, con la seconda ordinanza (quella emessa dal sindaco Pizzi il 16 luglio NdR) che anticipava la chiusura di un’ora, io ho fatto molta più fatica a mandare via la gente pur avendo una tipologia di clientela più tranquilla ma vorrebbero fare due chiacchiere e bersi qualcosa fino alle 2. Non è che se uno va in giro alle due di notte significa che è in giro a fare casino. Divemta difficile far capire che a mezzanotte e mezza e dirgli non puoi più servire le persone perché devi chiudere ed entro la 1 devi essere vuoto: magari è un gruppo che è stato a cena fuori e vorrebbe prendersi qualcosa da bere in santa pace. Sabato ho fatto molta più fatica a mandarli via”.