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Attualità | 11 agosto 2021, 12:00

Ospedale nuovo tra Domo e Villa? In una lettera di Icardi l'ombra di una retromarcia della Regione

L'assessore regionale: "“..... le diverse ipotesi in discussione prevedono scenari differenti..... la scrivente si riserva ogni decisione in merito”

Ospedale nuovo tra Domo e Villa? In una lettera di Icardi l'ombra di una retromarcia della Regione

Una lettera che ha tanto il sapore di una retromarcia. L'assessore alla Sanità Regionale Icardi ha scritto ieri al sindaco Pizzi una lunga missiva sul nuovo ospedale. Una lettera che i sindaci ossolani si aspettavano sarebbe arrivata dal presidente Alberto Cirio, visto l'incontro tra i primi cittadini dello scorso 3 agosto, e la decisione di scrivere al governatore per avere risposte con modalità e tempistiche certe sulla realizzazione del nuovo ospedale tra Domo e Villa.

Icardi pone una serie di quesiti a Pizzi. “Quale sia il terreno che la città di Domodossola mette a disposizione per la realizzazione dell'opera (riferimenti catastali)” scrive Icardi. Il terreno in questione era stato comunicato ufficialmente dopo la riunione dei sindaci ossolani, quindi perchè si pone questa domanda?“.

"Quali caratteristiche di dimensioni, tipologie di terreno?” scrive ancora l'assessore regionale. Anche in questo caso non dovrebbe essere chi progetta e costruisce a stabilire le dimensioni di terreno necessario? Icardi fa ancora una serie di domande tecniche a Pizzi, domande che da un punto di vista burocratico andrebbero fatte probabilmente una volta che la decisione sul terreno tra Domo e Villa fosse ufficiale sulla carta.

“..... le diverse ipotesi in discussione prevedono scenari differenti, ciascuno recante punti di forza e di debolezza. Gli approfondimenti necessari sono, come detto, ancora in corso e pertanto, allo stato, la scrivente si riserva ogni decisione in merito” scrive Icardi.

E proprio qui sta il punto: ma allora se nel 2019 non c'era alcuna certezza sulla realizzazione di un nuovo ospedale, perchè si è chiesto ai sindaci ossolani di indicare un'area?

Insomma la partita del nuovo ospedale, a pensar male, potrebbe essere stato il motivo per cui da diverso tempo (mesi?) si vocifera di pressioni per trovare un candidato diverso da Pizzi per le prossime elezioni domesi. Magari un candidato 'amico', perchè si sa e lo ha dimostrato, Lucio Pizzi non è un sindaco da compromessi, che in questi cinque anni è mai sceso a compromessi con i partiti, un candidato quindi con le capacità di gettare acqua sul fuoco alla notizia della retromarcia della regione sul progetto tra Domo e Villa?

Ecco il testo della lettera dell'assessore regionale:

Con riferimento alla sua nota prot. n.0 20425 del 27 luglio u.s, nel ringraziarLa del Suo impegno fattivo per contribuire alla realizzazione di un'opera quale il nuovo ospedale di Domodossola, che certamente trova un ruolo importante nella programmazione socio sanitaria del territorio del V co, corre l'obbligo di sottolineare alcuni aspetti che, pur noti, meritano particolare attenzione.
La suddetta programmazione trova collocazione all'interno di un percorso complesso,che necessariamente deve prendere in considerazione l'intero territorio della Azienda Sanitaria di riferimento e l'intero setting erogativo sia territoriale che ospedaliero.

Come Le è ben noto per la realizzazione dell'ospedale unico ASL VCO, secondo le indicazioni del progetto IRES a suo tempo condiviso e oggetto di protocollo di Intesa tra Regione Piemonte, Comune di Domodossola, Comune di Omegna, Comune di Verbania e Conferenza dei Sindaci che identificava quale sede idonea di localizzazione l'area del Comune di Ornavasso, si era convenuto di affidare a SCR la funzione di Stazione Unica Appaltante ai sensi art. 37 D.Lgs. 50/2016; successivamente tale procedura, seppur già in corso di esecuzione e superati anche alcuni contenziosi giuridico-formali, è stata oggetto di contestazione dai rappresentanti locali, come da atti, e conseguentemente rivalutata dalla attuale Giunta Regionale.

La stessa programmazione è stata ritenuta meritevole di approfondimento, pur nel presente complesso periodo pandemico, attraverso il commissionamento di uno studio specifico da parte dell'Assessorato alla Sanità ad Ires, tuttora in corso, al cui affinamento stanno cooperando le strutture tecniche dell'Assessorato e della ASL competente per territorio.

Come Le è noto, la questione non si limita alla doverosa decisione di dove collocare logisticamente una o più strutture ospedaliere, questione che come da atti di per sé è stata finora la natura del problema politico e delle contestazione dei Sindaci, ma che di fatto rappresenta un problema tecnico di ben noti contorni e di normale gestibilità formali, ai sensi della normativa vigente. Infatti, il tema principale, che Lei correttamente non può prendere in considerazione, in quanto non di Sua competenza, è relativo alla conformazione dei servizi e delle attività che detta struttura debba servire e contenere, nell'ambito della rete ospedaliera e territoriale piemontese e nel rispetto degli standard di sicurezza e appropriatezza vigenti.

Le è altrettanto noto, perché già rappresentati nell'ambito della rappresentanza dei Sindaci della Asl competente per territorio, che le diverse ipotesi in discussione prevedono scenari differenti, ciascuno recante punti di forza e di debolezza. Gli approfondimenti necessari sono, come detto, ancora in corso e pertanto, allo stato, la scrivente si riserva ogni decisione in merito.

La tempestività delle realizzazioni è certamente uno degli elementi dirimenti delle scelte da effettuare: presidi ospedalieri vetusti generano costi di funzionamento che le regole di buon andamento della pubblica amministrazione ci obbligano a cercare di minimizzare.

Tuttavia, non si può certo prescindere da altre e diverse valutazioni, che, come le vicende dell'ospedale unico del VCO hanno dimostrato, porterebbero a nuove contestazioni ostative del corretto andamento dei servizi.
In conseguenza di quanto sopra, nel prendere atto della sua disponibilità a farsi carico di parte degli oneri burocratici di realizzazione di un'opera le cui caratteristiche tecnico costruttive, funzionali, economiche non sono state ancora chiarite, e nell'ottica di anticipare alcuni approfondimenti che potrebbero contribuire ad accelerare le assumende decisioni di merito, siamo con la presente a chiederLe i seguenti ulteriori chiarimenti di dettaglio:

1. Come intenderebbe gestire la procedura da Lei indicata, ai sensi di quale norma del Codice dei Contratti vigente.

2. Quale sia il terreno che la città di Domodossola mette a disposizione per la realizzazione dell'opera (riferimenti catastali).

3. Quanti e quali proprietari, se pubblici o privati.

4. Quali caratteristiche di dimensioni, tipologie di terreno.

5. Quali eventuali vincoli urbanistici, paesistici o di altra natura e quali procedure e con quali tempistiche gli stessi potrebbero essere risolti.

6. Con quali procedure e in quali tempistiche il terreno sarebbe quindi in condizioni di
concedibilità al soggetto da incaricare per le opere.

7. Quali eventuali altri soggetti pubblici o privati sarebbero coinvolti nel procedimento
complesso di messa a disposizione del sito.

8. Quali oneri comporterebbero le procedure di cui sopra, rispettivamente per
espropri:

-    eventuali lavori di intervento sul sito
-    eventuali canoni o altri vincoli da sciogliere.

9. Come e in quali tempi e con quali tempistiche il Comune di Domodossola intenderebbe realizzare le opere di servizio alla struttura (strade di collegamento, connessioni delle forniture di funzionamento della struttura).
Si rappresenta condividere che, nel caso, ogni dettaglio dovrebbe essere consolidato in un Accordo di programma che dovrebbe prevedere contenuti ed impegni che, allo stato, non è dato rinvenire nella bozza da Lei fatta pervenire e che quindi dovrebbe necessariamente essere integrata.


Assessore alla Sanità Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi

 

Redazione

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