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Politica | 28 aprile 2022, 20:33

Approvato il bilancio di previsione della Regione Piemonte 22/24

Destinate risorse importanti a molti settori. Polemiche le opposizioni, Grimaldi (Luv): "Bocciata ogni nostra proposta"

Approvato il bilancio di previsione della Regione Piemonte 22/24

E’ stato approvato a maggioranza (27 vori favorevoli e 15 contrari), dopo una maratona durante tre giorni, il Bilancio di Previsione 2022/24 della Regione Piemonte. Un Bilancio - come hanno ricordato il Presidente Alberto Cirio e l’Assessore Andrea Tronzano - costruito sull'integrazione tra fondi di provenienza diversa, stato, regione, Europa e non imperniato sulla logica dei tagli.

Un innovativo meccanismo che, seguendo i principi già enunciati in passato da questa Amministrazione, vuole usare i fondi Ue per pagare quello che oggi invece viene pagato dai piemontesi. Tutto questo con una logica che consente di liberare risorse per garantire e migliorare i servizi essenziali a favore dei piemontesi. Altro principio che ha ispirato la stesura del bilancio il contenimento dei costi, facendo scendere il disavanzo, senza naturalmente aumentare le tasse.

I numeri del Bilancio regionale prevedono Entrate (e di conseguenze uscite) in competenza sul 2022 per 19,905 miliardi di euro e 24,436 miliardi di cassa, mentre per l’esercizio 2023 vi sono entrate di competenza per 19,267 miliardi di euro e per l’esercizio 2024 sono previste entrate in competenza per 18,999 miliardi di euro. Si è fatto fronte a 545 milioni per la copertura dei mutui, mentre 238 milioni sono stati riservati al disavanzo e 25 milioni destinati a un fondo per i crediti di dubbia esigibilità. L’Ente – come ha ricordato l’Assessore al Bilancio - con un disavanzo di 5,58 miliardi ha di fatto una capacità di indebitamento pressoché nulla.

Ma nonostante questa difficoltà si è cercato di lavorare dando alcune prospettive – ha sottolineato l’assessore Tronzano durante la discussione in consiglio - destinando risorse importanti a vari settori. Bando Coraggio 2,24 milioni (serie di iniziative tra cui Festival Economia e Autolook Week Torino e altre per rilanciare immagine del Piemonte) Lavoro e formazione 361 milioni (40 milioni destinati al Fondo Regionale per disabili, 14 per l’avvio delle Academy). Istruzione e diritto allo studio: 85 milioni (7,5 milioni per il funzionamento delle scuole dell’infanzia paritarie, 30,4 milioni per il diritto allo studio universitario, 4,5 milioni per il trasporto scolastico, 11,3 milioni per il voucher scuola). Politiche Sociali 181 milioni (7,2 milioni per l’assegnazione degli alloggi sociali, 2,5 milioni alle Aslo - Agenzie Sociali per la locazione -, 1 milione per progetti innovativi di accompagnamento ai minori con disabilità cognitive e intellettive). Sulla sanità destinati 12 milioni fondo regionale per la disabilità 9,5 per l’assistenza dei pazienti ex psichiatrici e 10 milioni per i servizi domiciliari per persone anziane non autosufficienti. Per gli Extralea 45 milioni. Tutela del territorio e dell’ambiente 187 milioni (20 milioni per il funzionamento dei parchi piemontesi, 9 milioni per sostenere le province e le funzioni loro conferite).

Sviluppo economico e competitività 189 milioni (25 milioni per le attività produttive compreso artigianato, 1,5 milioni internazionalizzazione delle imprese, 1,184 milioni risorse da destinare a favore iniziative nell’ambito delle botteghe dei servizi). Trasporto e diritto alla mobilità; 800.milioni. Agricoltura e politiche agroalimentari 93 milioni. Cultura 86 milioni (9,8 milioni a sostegno di attività culturali, di spettacolo, del libro e della lettura). Turismo 38 milioni (5,5 milioni per la promozione turistica del Piemonte, 1,2 Voucher Turismo). Politiche giovanili sport e tempo libero 25 milioni (1,2 milioni universiadi, 3,4 milioni per la promozione e diffusione attività sportiva, 4,3 milioni per la promozione di eventi turistico sportivi di carattere internazionale).

Soddisfatti gli esponenti della maggioranza, delusione espressa da tutti gli esponenti delle opposizioni. Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi, è stato particolarmente duro: "Tutti i nostri emendamenti sono stati bocciati. Abbiamo perso, c’è poco da girarci attorno. Perdere il sonno, presentare 1400 emendamenti, intervenire su ognuno fino a quando non ce lo hanno impedito, lasciare l’Aula alle 5 del mattino, arrivare alla dodicesima sessione di Consiglio sul bilancio non è stato sufficiente”. Amareggiato anche Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati: "Respinti nostri emendamenti per quasi 70 milioni di euro. Il nostro impegno e le nostre battaglie continueranno, in ogni caso, in sede di assestamento".

C.S.

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