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Calcio | 13 maggio 2022, 11:20

La Juventus Domo under 15 stravince il campionato regionale

La squadra granata, allenata da Marco Livorno, ha collezionato 71 punti in 26 partite, staccando la Biellese di sei punti

La Juventus Domo under 15 stravince il campionato regionale

Una media di 2,7 punti a partita. E’ l’ottimo ruolino di marcia della Juventus Domo Under 15 classe 2007, che ha vinto il campionato regionale collezionando 71 punti, 23 vittorie, due pari e una sola sconfitta. Un girone dominato, che si è sviluppato nel duello con la Biellese, la sola squadra che ha sconfitto i domesi nella partita di andata. Poi, i granata hanno tenuto un ritmo impossibile per le avversari e vincendo la partita di ritorno contro la Biellese ha messo in discesa il suo campionato. Da quel momento, la formazione granata non ha più perso punti ed è arrivata al termine con sei punti di vantaggio sui biellesi.

Un successo che porta la firma dei ragazzi allenati da Marco Livorno, giocatore d’altri tempi che coi piedi ha fatto vedere una bravura tale che oggi sa trasmettere ai suoi giocatori.

‘’E’ stato un campionato e la vittoria è stata una bella sorpresa perché c’erano almeno due squadre forti. Una stagione straordinaria. Abbiamo fatto un girone di ritorno strepitoso e decisiva è stata soprattutto la partita contro la Biellese che è stata decisiva per noi. E’ con quella vittoria, in una partita giocata bene, da squadra, che i ragazzi hanno preso coscienza che sarebbero potuto arrivare primi’’ ammette Livorno che al calcio ha dato la vita prima come giocatore e ora nel settore giovanile.  ‘’Ho alcune individualità ti spicco – dice – ma l’importante è il gruppo, la squadra, concetto che ho sempre cercato di inculcare loro. Difficile che uno o due bravi riescano sempre a far vincere le partite’’.

‘’La nostra è una squadra di ragazzi importanti, un gruppo forte, con qualcuno che può fare bene anche in prima squadra – spiega Livorno – . Certi i tempi sono cambiati se penso che io ho esordito in Promozione a 15 anni. Certo erano altri tempi, avevamo una passione diversa ed oggi i ragazzi sono distratti da altre cose. Penso poi che l’obbligo di far giocare i giovani sia un fattore penalizzante, abbassa il livello del gioco. Anche perché se uno è bravo giocherebbe comunque. E poi come genitore dico che nel calcio più stanno lontano dai figli e meglio è perché molti vogliono sapere più dell’istruttore, dell’allenatore, più dell’insegnante’’.

 

 

 

Renato Balducci

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