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Attualità | 10 giugno 2022, 10:00

''No alla compressione del diritto di cronaca''

Presunzione di innocenza, l'Ordine dei giornalisti del Piemonte prende posizione dopo la circolare della Procura di Torino

''No alla compressione del diritto di cronaca''

‘’Grazie a quanti hanno dato visibilità alla presa di posizione dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte sugli effetti della circolare della Procura di Torino e sui rischi che contiene per il diritto di cronaca. Nelle prossime settimane proseguirà l’iniziativa per chiedere la revisione del decreto sulla presunzione d’innocenza che limita il diritto dei cittadini a essere informati’’. E’ quanto scrive Stefano Tallia, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte. Un problema cha riguarda tutte le fonti di informazione.

Questa la presa di posizione dell’Ordine:

‘’Alla luce delle ultime disposizioni della Procura di Torino sulle modalità di accesso alle informazioni relative ai fatti di cronaca, l’Ordine dei giornalisti del Piemonte torna a sottolineare come il condivisibile obiettivo di rafforzare il diritto alla presunzione di innocenza non possa tradursi nella pratica in una compressione del diritto di cronaca garantito dalla Costituzione senza “censure o autorizzazioni” preventive.

Nei mesi scorsi, su mandato dell’assemblea dei giornalisti piemontesi, il presidente Stefano Tallia e i componenti del Consiglio si sono impegnati a porre la massima attenzione sugli eccessi interpretativi denunciati da molti colleghi in relazione alla applicazione della cosiddetta legge Cartabia.

È stato aperto un dialogo con il procuratore generale Francesco Saluzzo, con il quale è stato promosso un incontro pubblico di formazione aperto a tutte le categorie coinvolte.

Nella speranza che il Parlamento possa prontamente farsi carico di una soluzione, l’Ordine auspica che il confronto con i vertici della magistratura piemontese possa continuare a tutela della professione giornalistica e del diritto dei cittadini a essere informati’’.

Renato Balducci

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