Celebrata la Festa della Esaltazione della Santa Croce al Sacro Monte Calvario. Si tratta di uno degli eventi piů importanti dell'anno per il Santuario del Santissimo Crocifisso. La messa è sta presieduta dal vicario episcopale don Vincenzo Barone, e concelebrata dal rettore Michele Botto, dal padre rosminiano don Tarcisio De Tomasi e da padre Vincenzo Coscia. Alla funzione era presente il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi, diversi gruppi e associazioni e numerosi fedeli. La messa è stata accompagnata dalla Cappella Musicale del Santuario.
La festa è stata organizzata dai padri padri Rosminiani in collaborazione con il Centro di spiritualità rosminiana, la Riserva speciale del Sacro Monte Calvario, la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, il circolo Acli Santa Croce, il gruppo Alpini di Calice, il gruppo Aib di Domodossola, gli Ascritti Rosminiani, i Volontari del Sacro Monte Calvario, i catechisti della parrocchia e il gruppo in costume tradizionale “Primule di Calice”.
Dopo la messa è seguita la processione con la reliquia della Santa Croce e la benedizione della città dal Belvedere del Parco.
“Pare impossibile esaltare un simbolo di sofferenza, rinuncia e dolore. Ma se guardiamo alla croce come simbolo di amore, di servizio, di altruismo e di generosità, - ha detto don Vincenzo Barone durante l'omelia - allora il discorso cambia. Portare la croce per il discepolo di Gesù, non vuol dire andare in giro a piangere e lamentarsi. Portare la croce vuol dire amare come ha amato Lui. Guardiamo alla croce sulla quale il Figlio di Dio è morto per la nostra salvezza . Essa è la risposta al male al peccato dell'uomo. E' una risposta di amore, di misericordia di perdono. Mostriamo questa croce al mondo glorifichiamola nei nostri cuori, nelle nostre famiglie nelle nostre comunità”.