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Eventi | 16 agosto 2023, 17:12

Malesco, celebrato il 350° anniversario dell'arrivo delle reliquie di San Metrobio FOTO

Furono proprio gli abitanti, insieme al Comune e alla Parrocchia, nel 1669, a esprimere la volontà di “acquistare” le spoglie

Malesco, celebrato il 350° anniversario dell'arrivo delle reliquie di San Metrobio FOTO

La comunità maleschese ha celebrato la ricorrenza del 350° anno di arrivo delle reliquie di San Metrobio nella parrocchia con una settimana di solenni festeggiamenti. Una ricorrenza, quella dell'arrivo delle spoglie del Santo, molto sentita dai cittadini di Malesco: furono proprio gli abitanti, insieme al Comune e alla Parrocchia, nel 1669, a esprimere la volontà di “acquistare” le spoglie di un Santo (il paese non possedeva il corpo di qualche Santo da venerare), sebbene Malesco fosse già sotto la protezione dei santi Pietro e Paolo. Le ossa di San Metrobio Saveriano, giunte a Malesco il 28 maggio 1673, erano state estratte dalla Catacomba di santa Priscilla di Roma e appartenevano ad un soldato romano di nome Metrobio Saveriano che, sotto il regno dell'imperatore Diocleziano, fu decapitato per rimanere fedele al messaggio evangelico.

Assieme alle ossa, fu mandata a Malesco anche l'ampolla contenente il suo sangue. Per far fronte alle spese del trasferimento, le famiglie decisero di tassarsi per una cifra complessiva di 325 lire imperiali. Una usanza – quella della traslazione delle spogli dei Santi dalle Catacombe alle parrocchie - abbastanza in voga all'epoca e che aveva visto soddisfare le richieste di altre località della diocesi di Novara. A distanza di 350 anni, la devozione della popolazione di Malesco a San Metrobio è ancora molto sentita. Il prologo della manifestazione – che si è svolta dal 30 al 6 agosto – si è svolto presso il Cinema Comunale, dove la compagnia teatrale diretta da Anna Avossa ha portato in scena lo spettacolo “La Novella di San Metrobio”. Gli attori, rigorosamente maleschesi, hanno portato in scena uno spettacolo ispirato all'omonimo testo: tra divertenti sketch – in italiano e dialetto - e avvenimenti realmente accaduti, lo spettacolo ha coinvolto il pubblico in una rappresentazione che ha riscosso un grandissimo successo.

Giovedì 3 agosto un appuntamento per i più piccoli: nelle vie del centro storico del paese i bambini hanno partecipato a una divertente caccia al tesoro dedicata a San Metrobio. Venerdì 4 agosto nella chiesa parrocchiale ha riscosso un grande successo il concerto della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario di Domodossola. Due, nel corso della serata, gli interventi di don Damiano Pomi, dottore in Scienze e Beni Culturali della Chiesa e esperto di sante reliquie: «Nel 1578 – ha commentato Pomi - la chiesa romana intuisce che, riscoprendo le Catacombe, si può attingere a una rinnovata memoria per il cattolicesimo dell'epoca e a un rinnovato fervore devozionale, di culto e di memoria storica.

Si decide quindi di recuperare i resti di questi antichi cristiani per porli alla venerazione e all'attenzione del popolo cristiano». Sabato 5 agosto si è svolta invece la Solenne processione – presieduta da Mons. Fausto Cossalter - per le vie del borgo vigezzino con l'urna del Santo. A margine della funzione religiosa ha preso corpo un corteo che ha sfilato lungo le vie del paese, richiamando l'attenzione anche dei tanti turisti e villeggianti presenti in paese. A sfilare, assieme al corteo religioso, la Banda Musicale Alpina di Malesco, la Milizia Tradizionale di Calasca – che ha celebrato San Metrobio con tamburi, pifferi e spari di fucile – e le donne in costume vigezzino di Malesco e del Gruppo Folkloristico della Valle Vigezzo. «Sono contento di condividere questi giorni di preghiera con la comunità di Malesco; - ha commentato Mons. Cossalter durante la sua omelia – Metrobio non è morto, è vissuto 1700 anni fa ma la sua testimonianza è ancora viva e ci dice che essere cristiani è una cosa seria e che incontrare il Signore Gesù è la fortuna della vita.

San Metrobio ci dice che la vita è importante, ma non solo per quello che possediamo, ma per ciò che abbiamo nel cuore». A conclusione delle celebrazioni, la Santa Messa nella solennità del Santo compatrono, domenica 6 agosto. L'auspicio dei fedeli di poter vivere appieno questa importante ricorrenza con delle belle giornate di sole, ha avuto un risvolto più che positivo. Infatti, secondo una credenza popolare, se le spoglie del Santo vengono spostate dalla loro ubicazione o portate in processione, “si scatenano tuoni, fulmini e piogge torrenziali”. Ma la ricorrenza non è ancora terminata: presso la chiesa parrocchiale di Malesco sono ancora esposte le spoglie di San Metrobio ed è visitabile l’esposizione “La novella di San  Metrobio ridotta e illustrata”, a cura di Roberto Cavicchioli, milanese ma maleschese d’adozione.   Francesca Pinto  

Francesca Pinto

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