Progetto impianto di recupero frazioni di rifiuto organico e vegetale
tramite biodigestione anaerobica finanziato con i fondi del Pnrr da realizzarsi
in Comune di Premosello-Chiovenda - Frazione Cuzzago.
I sottoscritti consiglieri Nolli Corinna, Bionda Maurizio e Monti Andrea in qualità di Consiglieri Comunali di Minoranza
premesso che è in atto la predisposizione di un progetto riguardante la realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti che prevede la digestione anaerobica di rifiuti organici ai fini della produzione di biometano, presso l’ex area del Poligono di Cuzzago,
rilevato che l’amministrazione Comunale, limitatamente al Gruppo di Maggioranza nella seduta del consiglio comunale del 29 dicembre 2022, ha deliberato la vendita delle aree dell’ex Poligono al Consorzio dei Rifiuti del Verbano Cusio Ossola.
accertato che recentemente il Comune di Mergozzo e’ entrato nel parco Nazionale della Val Grande, con una modifica sostanziale della tutela dei territori di una determinata area provinciale,
rilevato che il perimetro dell’area interessata dalla costruzione del nuovo impianto interessa anche aree private, contigue a quelle comunali, ma acquistate o in corso di acquisizione (parrebbe non definita una pratica di usucapione pendente presso il Tribunale di Verbania), terreni pagati ad €/mq 14,00, a fronte di €/mq 10,00 che il Comune ha pattuito con il Consorzio Rifiuti del Vco.
Si rende necessario precisare che le aree comunali risultano avere le stesse caratteristiche intrinseche ed estrinseche di quelle private: questa differenza di valori andrebbe in netto sfavore delle casse comunali.
osservato che il Comitato che si oppone all’impianto ha offerto al Comune di Premosello-Chiovenda per la cessione delle aree in oggetto un importo notevolmente superiore a quello che è stato convenuto con il Consorzio Rifiuti Vco e che verrebbe versato a favore del Comune di Premosello-Chiovenda.
osservato che il Comune di Premosello-Chiovenda non ha chiarito se le aree sono soggette ad uso civico, non incaricando apposito tecnico per accertare l’eventuale presenza del vincolo, ben sapendo che il Comune non dispone di adeguato studio su tale argomento e che tale area deriva da un esproprio effettuato dal Demanio Militare decenni orsono.
osservato che il funzionamento di tali impianti, soprattutto in ragione dei volumi di rifiuto da trattare, potrebbero ipoteticamente determinare rilevanti rischi per l’ambiente e soprattutto per la salute dei cittadini.
Prescindendo dai necessari approfondimenti tecnici, preme in questa sede segnalare le seguenti evidenti criticità :
- la vicinanza ad agglomerati urbani (ad una distanza molto inferiore dei 500,00 ml)
- la vicinanza al territorio del Parco Nazionale della Val Grande, sia a est che a ovest
- l’immediata vicinanza di pozzi destinati anche all’approvigionamento idrico ad uso residenziale
consiedato che la costruzione di impianti di tale natura è palesemente incompatibile con la vocazione turistica del nostro territorio, ancora maggiormente dopo l’entrata del Comune di Mergozzo nel Parco Nazionale della Val Grande, ricordando che il nostro Comune risulta essere uno dei piu’ importanti del Parco, avendo il centro più popoloso all’interno dei confini del Parco, e precisamente la nostra frazione Colloro. La frazione montana del nostro Comune è stata interessata, proprio da questa amministrazione, da faraonici progetti finalizzati ad una valorizzazione del borgo e finanziati dal Pnnr . Questi investimenti che dovrebbero farla decollare dal punto di vista turistico valorizzando gli aspetti storico-culturali e paesaggistici, riteniamo stridano in maniera evidente con la realizzazione all’interno del nostro Comune , di un impianto di trattamento rifiuti finalizzata alla produzione di biometano,
considerato che l’ipotesi che contempli la realizzazione dell’impianto in oggetto sarebbe gravemente lesiva dell’intera economia comunale che risulta incentrata sul turismo naturale, un turismo di nicchia, che proprio questa amministrazione Comunale intende perseguire ed esaltare, un turismo fortemente dipendente dalla qualità dell’aria, e dell’ambiente circostante
considerato che semplicemente associare i nostri territori ( Comuni del Parco Nazionale della Val Grande e della cosiddetta “ Provincia Azzurra” , conosciuta per le sue bellezze naturali (Laghi, monti e paesaggi incontaminati)) a impianti con potenzialità di trattamento abnormi di questo tipo induce un sicuro danno alle prevalenti attività ricettive quali alberghi, campeggi, ostelli, ristoranti, prodotti tipici locali, pesca, nonché un sicuro deprezzamento dei valori immobiliari come avvenuto in casi analoghi.
ritenuto che questo impianto non parrebbe essere necessario per il nostro territorio provinciale, in funzione della pianificazione indicata dal Piano Regionale dei Rifiuti .
ritenuto che il predetto impianto potrebbe essere sostituito attuando una politica incentrata sul potenziamento e miglioramento dei sistemi di raccolta differenziata con la chiusura del ciclo di rifiuti in ambito intercomunale, con aree da definire procedendo con lo smaltimento delle poche tonnellate residue ad impianti già presenti in ambito Regionale
Si ritiene che impianti simili, per essere competitivi, devono trattare quantità di rifiuto che la sola Provincia del Verbano Cusio Ossola non produce.
ritenuto che eventuali rischi ambientali derivanti dalle criticità rilevate sono tali da rendere opportuna la richiesta agli organi sanitari competenti di uno “studio epidemiologico di coorte” per valutare in modo analitico il reale stato di rischio per la salute dei cittadini prima di avviare e autorizzare la realizzazione del nuovo impianto.
ribadito chge è urgente e necessario che l’Amministrazione Comunale attraverso gli uffici preposti, possibilmente coadiuvati da competenze esterne, approfondisca ogni aspetto della vicenda al fine di predisporre gli atti utili a contrastare nelle previste conferenze dei servizi ed in ogni altra sede utile il temuto insediamento di un impianto di trattamento dei rifiuti assolutamente incompatibile con la capacita’ del territorio, della frazione di Cuzzago e dell’intera Provincia del Verbano Cusio Ossola, ad ospitarlo.
I sottoscritti consiglieri comunali, alla luce di tutto quanto sopra esposto invitano il consiglio comunale ad approvare quando segue:
- esprimere la netta contrarietà del Comune di Premosello-Chiovenda alla realizzazione non pianificata nel proprio territorio di un impianto di trattamento di qualsiasi rifiuto per capacità esorbitanti rispetto al reale fabbisogno del Comune ;
- di procedere, prima di sottoscrivere la vendita delle aree, con la richiesta presso gli organi competenti dell’elaborazione di uno “studio epidemiologico di coorte” esteso alle aree di Cuzzago e Nibbio che consenta di comprendere il reale rischio per la salute dei cittadini, a fronte dell’ipotetica realizzazione del nuovo impianto di recupero frazioni di rifiuto organico e vegetale tramite biodigestione anaerobica.
- di dare mandato al responsabile di servizio del settore edilizia-urbanistica del Comune di Premosello-Chiovenda di accertare se tali aree siano o meno soggetto al vincolo dell’uso civico, mediante ufficiale certificazione in tal senso, ricordando che un atto stipulato in presenza di uso civico e’ nullo e metterebbe l’Amministrazione Comunale in difficoltà.
- di dare mandato al responsabile finanziario del Comune di Premosello-Chiovenda di accertare le nuove proposte di acquisto delle aree, vista la diversa ultima valutazione che il Consorzio rifiuti del Vco ha effettuato in rialzo per le aree private contigue e uguali a quelle comunali: il tutto nell’interesse economico del Comune stesso, che oggi sta vendendo le aree ad un prezzo inferiore a quello di mercato (vedasi prezzo concordato dal Consorzio con i privati).
- di demandare alla conferenza dei capi gruppo presieduta dal sindaco la nomina, entro 30 giorni con metodo paritetico, di una commissione di 4 (quattro) esperti in materia ambientale dell’Università (da definire) o del Ministero della Salute, con la partecipazione anche del Presidente del Parco Nazionale della Val Grande, affinchè indichino attraverso una Relazione Tecnico-Scientifica eventuali rischi per la salute a fronte dell’ipotetica realizzazione del nuovo impianto di recupero frazioni di rifiuto organico e vegetale tramite biodigestione anaerobica finanziato con i fondi del Pnrr da realizzarsi in Comune di Premosello-Chiovenda - Frazione Cuzzago.
Si richiede che i punti di cui sopra vengano discussi e posti in votazione singolarmente.
Nolli Corinna
Bionda Maurizio
Monti Andrea