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Confine | 19 gennaio 2024, 18:45

Industrie Ticinesi: ''La tassa sui frontalieri penalizza la nostra competitività''

L'associazione di categoria: ''Il contributo alla spesa sanitaria è in conflitto con la disposizioni del nuovo accordo fra Svizzera e Italia sulla fiscalità?''

Industrie Ticinesi: ''La tassa sui frontalieri penalizza la nostra competitività''

L’associazione delle industrie ticinesi (Aiti) ha inviato una lettera alla direttrice del Dipartimento federale delle finanze (Dff) Karin Keller-Sutter e al capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis per chiedere chiarimenti sulla "tassa sulla salute" a carico dei "vecchi" frontalieri italiani.  Lo riporta Swissinfo.

''Vogliamo verificare se il contributo di compartecipazione alla spesa sanitaria italiana sia in conflitto o meno con la disposizioni del nuovo accordo fra Svizzera e Italia sulla fiscalità dei lavoratori frontalieri", ha confermato al Corriere del Ticino il direttore di Aiti, Stefano Modenini.

Una richiesta analoga è stata fatta negli scorsi giorni a Roma dalle organizzazioni sindacali italiane Cgil, Cisl, Uil  contrarie a questa tassa che sarebbe di fatto una doppia imposizione, espressamente vietata dal nuovo accordo.  

‘’Aiti – scrive Swissinfo - si dice preoccupata perché una tassa come questa avrebbe conseguenze negative sulla competitività delle aziende, tenuto conto che queste ultime faticano sempre più a trovare manodopera qualificata''.

Toccherà alla Confederazione svizzera stabilire se si tratta di una violazione dell'accordo. 

 

 

Renato Balducci

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