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Attualità | 14 marzo 2024, 10:00

Formazza insignita del titolo di ''Città del formaggio''

Il riconoscimento, dato dall'Associazione nazionale assaggiatori, si basa soprattutto sulla storica produzione del Bettelmatt

Formazza insignita del titolo di ''Città del formaggio''

L’Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi (Onaf) ha insignito il  Comune di Formazza del titolo di “Città del Formaggio 2024”. Riconoscimento che viene dato ai comuni ritenuti  ‘’culturalmente ed economicamente sede di produzioni casearie e di eventi promozionali per il settore’’.

Onaf ha illustrato con un documento i motivo del riconoscimento, basato soprattutto sulla produzione del noto Bettelmatt, ‘’un prodotto tradizionale antichissimo. Il metodo di produzione, rimasto sostanzialmente immutato, che ne fa oggi un formaggio unico al mondo’’.

Una produzione per la quale si riconosce anche ‘’il rispetto del territorio e, soprattutto, degli animali. Si consideri che le vacche, prevalentemente di razza Bruna Alpina sono nutrite solamente con fieno e nel periodo dell’alpeggio brucano esclusivamente erbe di montagna oltre i 2000. E’ assolutamente vietato l’uso di insilati. Le forme prodotte con cura e marchiate a fuoco una per una col logo del Consorzio sono ambite dai maggiori gastronomi e commercianti. La produzione è molto limitata, poiché le mucche possono pascolare in altura solamente per pochi mesi all’anno’’

Insomma un ‘premio’ che è anche storia visto che i prodotti caseari erano in passato l’unico modo con cui le popolazioni riuscivano a conservare il latte e rifornirsi di proteine pregiate, da assumere insieme a patate e polenta e indispensabili per affrontare i durissimi mesi invernali.

‘’Questo formaggio così nutriente e saporito – spiega Onaf - era considerato già nei secoli trascorsi particolarmente pregiato, tanto che una piccola forma veniva messa da parte quando nasceva un bambino, conservata con cura, tagliata solamente al momento del funerale dell’interessato e offerta come ricordo e commiato ai partecipanti alle esequie  la produzione del Bettelmatt e degli altri prodotti caseari di ricaduta costituisce attualmente un valido contributo alla permanenza in valle di numerosi giovani, che hanno scelto di rimanere sul territorio e “farvi impresa”, nel pieno rispetto delle tradizioni e della cultura locale’’.

Onaf poi fa anche riferimento alla ‘Sbrinz Router’, la suggestiva carovana in costume che, con cavalli e muli parte da Berna e ripercorre in quattro giorni l’antico cammino attraverso il Passo del Gries, attraverso il quale si trasportavano vini, formaggi e soprattutto il sale. Carovana che  ridiscende la Valle e si conclude tradizionalmente a Domodossola.

Renato Balducci

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