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Attualità | 19 luglio 2024, 12:10

Un provvedimento della Soprintendenza frena l'ampliamento di cava Lorgino

Sulla nota si rimarca ''la necessità di riconoscere l’interesse culturale rivestito dal compendio immobiliare nella sua interezza mediante un unico provvedimento di tutela’’

Un provvedimento della Soprintendenza frena l'ampliamento di cava Lorgino

La Soprintendenza per il Piemonte Orientale ha avviato un procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblico interesse di tutto il sistema della viabilità pedonale storica e relative cappelle votive che intersecano il progetto di estensione della coltivazione di cava Lorgino a Crevoladossola.

Si tratta del complesso immobiliare denominato ‘’Sistema delle cappelle votive e delle mulattiere storiche afferenti alla cava di marmo di Crevola e di collegamento tra i nuclei storici e rurali di Case Genini, Enso, Lorgino, Villa dell’Oro, Scarpia, Casa Rossa, San Giovanni, Pinone e Borgo dell’Era’’.

L’intervento della Soprintendenza rischia di allungare di molto l'iter del progetto con cui la società privata, proprietaria della cava, intende ampliare l’area estrattiva del sito.

Il provvedimento della Soprintendenza è arrivato poche ore prima la convocazione in Provincia della Conferenza di Valutazione  (era fissata per l'11 luglio ndr), seduta che aveva con il compito di assumere le determinazioni finali in ordine al via definito del progetto di rinnovo e ampliamento di cava Lorgino.

Un argomento, come è noto, che sta calamitando l’attenzione in paese e sta dividendo tra favorevoli e contrari all’espansione della cava.

L’intervento avviato dalla Soprintendenza raccoglierà sicuramente opposizioni e osservazioni. L’azione parte dal fatto che, si legge, ''é stata ravvisata la necessità di riconoscere l’interesse culturale rivestito dal succitato compendio immobiliare nella sua interezza mediante un unico provvedimento di tutela’’ dell’area che comprende edifici e tratti di mulattiera ‘’già dichiarati d’interesse culturale con i Decreti di dichiarazione n. 224/2024 e n. 227/2024’’ .

La Soprintendenza evidenzia come il provvedimento sia teso a dichiarare ‘’l’interesse artistico, storico ed etnoantropologico particolarmente importante del compendio immobiliare denominato Sistema delle cappelle votive e delle mulattiere storiche afferenti alla cava di marmo di Crevola e di collegamento tra i nuclei storici e rurali di Case Genini, Enso, Lorgino, Villa dell’Oro, Scarpia, Casa Rossa, San Giovanni, Pinone e Borgo dell’Era, dandone comunicazione alla proprietà e a tutti i soggetti interessati. Stando alle risultanze delle prime indagini e come meglio evincibile dall’allegata relazione storico-artistica e culturale, il sistema di mulattiere e di cappelle votive presenti nell’area riveste interesse artistico, storico ed etnoantropologico particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, commi 1 e 3 lettera a), 12 e 13 del Codice dei beni culturali in quanto costituisce un complesso unitario che rappresenta una significativa testimonianza del sistema di insediamento del territorio di Crevoladossola, legato alle logiche di gestione del territorio proprie della ruralità montana e alle relative pratiche rogazionali. I manufatti votivi, espressione della devozione spontanea delle comunità locali, costituiscono parte integrante delle infrastrutture viarie e testimoniano inoltre una produzione artistica popolare locale’’.

Renato Balducci

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