Il Lions Club Domodossola compie 60 anni. Un traguardo decisamente importante per l’associazione, che nel corso della sua lunga storia ha instaurato un rapporto profondo con la città di Domodossola e i suoi cittadini. Un sodalizio unico nel suo genere, che ha portato alla realizzazione di innumerevoli progetti che hanno influito notevolmente sulla città.
Nel corso degli anni, infatti, i Lions hanno promosso diversi progetti, chiamati “service”: “Oltre ai consueti service che proponiamo ogni anno, quando si celebrano i decennali facciamo uno sforzo più grande, per offrire qualcosa di importante alla città”, spiega Antonio Pagani, membro storico del Lions Club domese e attuale coordinatore generale.
“Nel cinquantesimo anniversario, per esempio, abbiamo restaurato il monumento di Gian Giacomo Galletti nella piazza del comune, nel quarantesimo abbiamo promosso il restauro totale della Torretta medievale – prosegue Pagani -. Ma il service più importante risale al ventennale, quando abbiamo dato il via al restauro del Sacro Monte Calvario. Un intervento durato parecchi anni, ma che ha portato il Calvario ad essere riconosciuto prima riserva regionale e poi patrimonio Unesco”.
Un impegno costante, dunque, quello che il Lions Club porta avanti per fare di Domodossola una città non solo sempre più bella, ma sempre più ricca di storia, cultura, tradizioni. “Il Lions Intenational – racconta il coordinatore generale - nasce per l’assistenza alle persone che hanno bisogno: a livello mondiale è intervenuto, per esempio, sulla ricerca su diverse malattie, sul sostegno alle persone colpite da alluvioni e così via. È una forza economica gigantesca, è la più grande associazione di service al mondo e convoglia nelle regioni più sfortunate con dei contributi enormi. La nostra attenzione, però, è sempre rivolta al territorio dove siamo nati e viviamo. I service – conclude Pagani - testimoniano un affetto profondo verso Domodossola e l’Ossola in generale”.
In occasione del sessantesimo anniversario, il service che il Lions Club propone è la riqualificazione del “Sentiero dei torchi e dei mulini”, un percorso turistico e naturalistico che collega il Sacro Monte Calvario alla Noga.