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Cultura | 11 maggio 2025, 11:00

Inaugurata a La Fabbrica la mostra del pittore Ugo Pavesi FOTO

L'esposizione sarà visitabile fino all'8 giugno

Era gremita ieri la sala conferenze del centro culturale La Fabbrica di Villadossola per l'inaugurazione della mostra “Dal Sempione alle Canarie” dell'artista Ugo Pavesi. Tanti villadossolesi, molti amici e allievi del pittore, politici locali e infine tanti appassionati di arte provenienti da tutta l'Ossola sono intervenuti all'evento. 

La mostra è stata introdotta dallo scrittore e appassionato di storia locale Pier Franco Midali e presentata dall'antropologo e scrittore Luca Ciurleo. Hanno portato i loro saluti l’assessore di Villadossola Maurizio Gianola, il sottosegretario regionale Alberto Preioni, l'ex senatore Valter Zanetta, il consulente della Mediolanum Private Banking Andrea Paolinelli, il presidente dell'associazione Ada Franco Gattuso - Pavesi è stato per 8 anni maestro alla scuola di pittura dell'associazione Ada - il sindaco di Montescheno Dario Ricchi e il critico d'arte Giuseppe Possa.

L’esposizione resterà ora visitabile fino all'8 giugno con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.30 e il sabato e la domenica dalle 16.00 alle 19.30 e dalle 20.00 alle 22.00. L'evento culturale è stato organizzato con il patrocinio del comune di Villadossola e la partecipazione della Mediolanum Private Banking di Gravellona Toce e dell’associazione Ada Con di Domodossola. La mostra si dipana lungo il percorso pittorico di Ugo Pavesi: oltre cinquant’anni di lavoro in tutto 119 tele, alcune di dimensioni notevoli ben 3 x 2 metri.

Sia il sottosegretario Alberto Preioni che il sindaco di Montescheno Dario Ricchi che lo scrittore Pier Franco Midali nei loro interventi hanno sottolineato come l'artista con le sue opere contribuisca a promuovere in particolare la Valle Antrona. Il presidente dell'associazione Ada Gattuso ha rimarcato poi come molti ex allievi di Pavesi oggi sono pittori.

Ciurleo ha definito Pavesi “un vero e proprio maestro della pittura impressionistica, capace di portare il suo importante contributo nella storia dell’arte locale. L’Ossola – ha detto Ciurleo - è sempre stata legata a doppio filo alla pittura impressionistica: tutti conosciamo la scuola vigezzina, iniziata nell’800 dalle migrazioni verso la Francia e poi portata in Italia. Una scuola ed un modo di far quadri che continua ancora oggi.  Le opere di Pavesi esposte non ci vogliono offrire solo un itinerario turistico che collega il Sempione con le Canarie, ma sono il suo personale viaggio. Un itinerario che attraversa l’Europa, dove non troviamo una tavolozza “statica”, bensì molto dinamica, che cambia a seconda del luogo”.

“Un pittore che ama la pittura en plein air – ha continuato Ciurleo - con cavalletto e valigetta dei colori. I protagonisti dei suoi quadri sono gli elementi naturali, le montagne principalmente che, pur stagliandosi sullo sfondo, sono il punto dove volge lo sguardo. Ed il nostro sguardo naturalmente compie la sua ascesa, un po’ mistica, verso questi giganti naturali”.

Mary Borri

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