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Domodossola | 23 settembre 2025, 15:33

Casa De Rodis festeggia i suoi primi dieci anni con una mostra speciale

Dieci capolavori della Collezione Poscio dialogano con installazioni contemporanee di Ufocinque

Casa De Rodis, lo spazio espositivo creato dalla famiglia Poscio per condividere con la città la propria preziosa collezione d’arte, festeggia dieci anni di attività con una nuova esposizione dal titolo “10 anni a Casa De Rodis”, aperta fino all’11 gennaio 2026.

La mostra, curata da Elena Pontiggia, propone un percorso che mette in relazione dieci opere provenienti dalla Collezione Poscio, realizzate da altrettanti artisti, con tre installazioni site-specific ideate da Matteo Capobianco, in arte Ufocinque. L’idea è quella di raccontare la ricchezza e la varietà della raccolta attraverso un dialogo tra linguaggi artistici diversi e tra epoche lontane, creando un ponte ideale tra il passato e la contemporaneità.

Il percorso espositivo permette di ammirare alcuni nomi tra i più significativi della pittura e della scultura europea. Dal paesaggio di Carlo Fornara alle vedute di John Constable e Antonio Fontanesi, passando per il ritratto romantico di Francesco Hayez e le atmosfere di Telemaco Signorini e Giuseppe De Nittis, fino a un disegno di Giovanni Boldini e a un pastello di Federico Zandomeneghi. Completano il percorso le sculture in bronzo di Paolo Troubetzkoy e Francesco Messina, che testimoniano la forza plastica e la raffinatezza di due grandi maestri del Novecento.

Accanto a questi capolavori della Collezione Poscio, il progetto “Interspazio – Dialoghi sospesi tra segno, forma e memoria” introduce tre installazioni di Ufocinque. Realizzate con carta intagliata, dipinta e disegnata, le opere creano ambienti percettivi in cui il visitatore si trova immerso in una dimensione di confine tra l’opera d’arte e la sua percezione, aprendo nuove prospettive interpretative sui capolavori esposti.

Con questa mostra, Casa De Rodis non solo celebra un traguardo importante della propria storia, ma conferma anche la sua vocazione a essere un luogo di incontro culturale, capace di mettere in dialogo la grande tradizione artistica con le sperimentazioni più attuali, offrendo alla città e al territorio un’occasione unica di confronto e scoperta.

Redazione

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