Una serata di grande successo quella della prima assoluta del documentario “Cravariola, l'alpe della dote”. La première, tenutasi sabato 18 ottobre al Foro Boario di Crodo, è stata un trionfo di partecipazione ed emozione. La sala era gremita, segno tangibile del forte interesse per questa storia unica.
Il documentario, realizzato con la regia di Marzio Bartolucci e la sceneggiatura di Arianna Giannini Tomà, ha coinvolto il pubblico in questa affascinante e controversa storia. Una narrazione che unisce concretamente i nostri territori: l'Ossola, il Canton Ticino in Svizzera e la provincia di Varese.
“Cravariola, l'alpe della dote" non è solo un racconto del passato, ma si è rivelata una vera e propria lezione di vita che insegna l'importanza storica di questo alpeggio e ricorda "quanto potesse essere importante per la sopravvivenza, anche un filo d'erba…" riportando le parole espresse nel documentario dello storico Enrico Rizzi.
Il messaggio è chiaro: i confini non esistono se capiamo che ci collegano tutti, attorno a stessi bisogni e desideri e i confini non si definiscono con delle guerre. "È stata una bellissima esperienza lavorare a questo progetto e questa storia ci ha appassionato e piaciuta moltissimo" dichiarano il regista Marzio Bartolucci e la sceneggiatrice Arianna Giannini Tomà.