Ieri, 26 novembre, al “Salone d’Italia” della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, è stata presentata l’edizione 2026 del Calendario della Guardia di finanza. All’evento sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il Comandante Generale del Corpo, Gen. C.A. Andrea De Gennaro. La serata è stata condotta dalla giornalista del Tg1 Laura Chimenti, con la partecipazione dello storico dell’arte e saggista Costantino D’Orazio.
L’opera, intitolata “Tre colori, un mondo”, offre uno sguardo inedito sulle attività – spesso poco visibili ma determinanti – della polizia economico-finanziaria. Attraverso un linguaggio artistico accessibile, traduce concetti complessi in immagini evocative, valorizzando ciò che normalmente rimane “dietro le quinte”.
L’edizione 2026 assume un significato particolare: cade infatti nell’anno del 25° anniversario della polizia economico-finanziaria, espressione dell’evoluzione di un Corpo fondato nel 1774 e capace di rinnovarsi costantemente per rispondere alle sfide dei diversi periodi storici.
Il nuovo Calendario nasce dalla collaborazione tra la Guardia di Finanza, l’Agenzia Armando Testa e il fotoreporter Massimo Sestini, vincitore del World Press Photo. Il progetto unisce la forza narrativa delle immagini fotografiche al rigore della sintesi grafica, dando vita a uno stile “foto-grafico” in cui i colori simbolo delle Fiamme Gialle – giallo, verde e grigio – diventano codici visivi per raccontare missioni, valori e identità.
Le fotografie in bianco e nero scattate da Sestini sul campo sono state reinterpretate attraverso geometrie e campiture cromatiche, creando un doppio livello narrativo: documentazione e rappresentazione artistica. Il risultato è un percorso composto da 13 tavole, ognuna delle quali racconta uno spaccato della vita operativa del Corpo, mettendo in luce impegno, dedizione e spirito di servizio.
Giunto alla sua 89ª edizione, il Calendario della Guardia di finanza è ormai molto più di un prodotto editoriale: è uno strumento di comunicazione e memoria dell’Istituzione. Celebra la storia e i valori delle Fiamme Gialle, rafforza il legame con i cittadini e coniuga tradizione militare e ricerca artistica contemporanea, arricchendosi negli anni di collaborazioni prestigiose come quelle di Giorgio Armani, Milo Manara, Renato Casaro, Aligi Sassu e Antonio Tamburro.














