Oltre un migliaio di persone ieri sera hanno assistito alla messa celebrata nel piazzale davanti all'ospedale organizzata dalla parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso, in collaborazione con il Comune, in occasione della festa patronale.
Lo scenario che si è presentato ai fedeli è stato particolarmente suggestivo il maestoso palco coperto con un drappo rosso, l'altare con i sacri arredi sistemati con cura, sotto l'altare la riproduzione di un dipinto con raffigurati i Santi Gervaso e Protaso e Sant'Ambrogio, una raffinata composizione floreale, le statue dei patroni , il cielo con la luna, il canto degli uccellini.
La messa all'aperto è stata presieduta dal parroco don Vincenzo Barone e concelebrata da sacerdoti che collaborano con don Barone e da sacerdoti e parroci di altre parrocchie della città e delle parrocchie di paesi limitrofi e animata dalla corale parrocchiale e dalla banda. Nelle prime file delle sedie da un lato le autorità civili e militari e dall'altro le donne in costume provenienti da diversi paesi dell'Ossola con le lanterne accese. E' stata una celebrazione con un forte significato simbolico, un segno di speranza, e di vicinanza al personale impegnato per combattere il contagio e un ricordo nella preghiera per le vittime del Covid.
Un valore accresciuto dalla vicinanza con la sala polifunzionale dell'Unione Montana divenuta dall'8 giugno polo vaccinale.. Al termine ai fedeli è stata donata un'immaginetta dei patroni e un portachiavi a forma di cuore con l'effigie della chiesa Collegiata. Il sindaco ha donato al parroco un libro su Palazzo Silva, a questo dono ne ha voluto aggiungere un altro a titolo personale: due gemelli per camicia raffiguranti i Santi patroni Gervaso e Protaso. Il parroco ha consegnato al sindaco una targa in riconoscenza con incisa la frase di Giorgio La Pira “Non si dica quella solita frase poco seria. La politica è una cosa brutta, no l'impegno politico è un impegno di umanità e di santità è un impegno che deve potere convogliare verso di sé sforzi di una vita tutta tessuta di preghiera, di meditazione, di prudenza, di fortezza, di giustizia e di carità”. “Quest'anno – ha detto commosso il sindaco- la patronale assume un carattere particolare, perché 5 anni fa il giorno della festa patronale voi mi avete dato l'onore di ricoprire questo ruolo, l'opportunità di fare questa straordinaria esperienza ed io voglio ringraziarvi”. Un'altra targa è stata consegnata dal parroco a nome della comunità parrocchiale a Iolanda Gaetani “Per l'affetto profondo – ha detto il parroco – l'impegno assiduo, la paziente e la generosa disponibilità che l'ha vista quotidianamente coinvolta nella cura dei sacerdoti e nella cura della chiesa Collegiata”.
Durante l'omelia dal parroco in particolare un invito alla resistenza e alla perseveranza. Siamo molto provati, stanchi, ci troviamo a vivere un'esperienza molto simile a quella di un assedio c'è dunque bisogno di resistere. Ci sono diversi modi di resistere il primo è passivo e consiste nell'attendere che cessi la tempesta mantenendosi il più possibile al riparo senza preoccuparsi di ciò che succede intorno a noi e agli altri. Il secondo modo è quello di contrastare ciò che sta succedendo pensando a se stessi per limitare i danni sulla propria persona e sui propri beni, ma c'è un terzo modo di resistere ed è negativo e consiste nello sfruttare l'occasione della debolezza altrui a vantaggio dei propri interessi o per arricchirsi. Questi pagheranno davanti a Dio. Vi è infine un altro modo di resistere ed è quello di fare il bene, rispondendo come comunità ai bisogni di tutti, e questo nella prospettiva cristiana prende il nome di perseveranza. Io credo che questo debba essere il tempo della perseveranza cioè della resistenza virtuosa animata dalla speranza. Una resistenza che si coniuga con la fede nella Santa Provvidenza. 'Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita – dice Gesù ai suoi discepoli preparandoli alle prove che dovranno affrontare'. Il tempo della prova ci domanda serietà, spirito di servizio, coscienza, fedeltà al proprio dovere oggi più che mai c'è bisogno di contare su figure di alto profilo etico nei luoghi di maggiore responsabilità sociale. Persone nella quali si fondano coscienziosità e competenza pensando in modo particolare alle giovani generazioni questa testimonianza di persone di altro profilo è assolutamente necessario. Ci sono ferite profonde di cui farsi carico sin da ora non solo a livello sanitario ma anche a livello economico ma ancora di più a livello psicologico e spirituale. Chiediamo al Signore per intercessione dei Santi Gervaso e Protaso che la nostra resistenza sia virtuosa, sia tenace ma che sia anche feconda che porti in sé il germe di un futuro migliore e sia occasione per una salutare purificazione dei cuori”. In chiusura dal parroco il lancio del progetto di restauro della vecchia casa parrocchiale e della campagna di raccolta fondi per la sua realizzazione.