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Turismo | 21 luglio 2021, 10:00

Sacra di San Michele: alla scoperta di uno dei simboli del Piemonte

Sacra di San Michele: alla scoperta di uno dei simboli del Piemonte

La Val di Susa è una delle più rinomate località turistiche, al punto tale che l’afflusso di visitatori nel corso degli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale. Non tutti coloro che passano da questa valle, però, si ricordano di andare alla scoperta di uno dei veri e propri simboli della regione Piemonte.

Stiamo facendo riferimento a un Monastero davvero molto antico, che è stato costruito arroccato sulla roccia, al punto tale che pare quasi voler tenere sotto controllo un po’ tutta la vallata che lo circonda. Stiamo facendo riferimento alla spettacolare Sacra di San Michele. È chiaro che, per chi lo conosce, il primo pensiero corre verso Umberto Eco, il noto scrittore, dal momento che è stato proprio questo antico Monastero a dare l’ispirazione per la realizzazione della ben nota opera “Il nome della Rosa”.

Una meta per numerosi pellegrini e non solo

È conosciuta anche come Abbazia di San Michele ed è un complesso che è stato realizzato per il culto dell’Arcangelo Michele. Una struttura che è diventata famosa anche per via del fatto che, all’interno del Monastero, sono presenti sepolti vari membri che hanno fatto parte della famiglia reale di Casa Savoia.

La Sacra di San Michele, con il passare del tempo, si è trasformata in una delle località più apprezzate e amate da parte dei turisti. Sono numerosi i pellegrini che ogni anno visitano questo antico Monastero, spesso realizzando un cammino molto lungo e sicuramente ammirevole, che parte da Mont Saint-Michel e si spinge fino a Monte Sant’Angelo, addirittura in Puglia.

Come si arriva alla Sacra di San Michele

L’Abbazia è collocata esattamente nella parte superiore del monte Pirchiriano e il panorama che si può godere una volta arrivata in cima è veramente impressionante. Infatti, si può ammirare una vista davvero meravigliosa, che dà sull’intera Val di Susa e su Torino.

La Sacra di San Michele è un posto meraviglioso non solo per tutti coloro che hanno la fede, visto che dal monastero partono un gran numero di escursioni, rimanendo completamente immersi nella natura. Ovviamente, si può arrivare in cima mediante diversi percorsi che rimangono sempre nel verde più completo.

Tra i vari percorsi a cui stiamo facendo riferimento, troviamo quello che prende il via da Sant’Ambrogio, nel capoluogo piemontese, passando per una mulattiera davvero molto antica che porta fino in cima al monte Pirchiriano.

Il secondo percorso, ancora più suggestivo se possibile, è quello che prevede di partire da Chiusa San Michele, in particolar modo partendo dalla Parrocchia di San Pietro Apostolo, fino ad arrivare a una mulattiera che finisce direttamente proprio sul Piazzale Croce Nera. Da questo punto, poi, sarà un gioco da ragazzi arrivare fino all’Abbazia di San Michele, sfruttando una strada asfaltata.

C’è ancora un altro percorso che offre la possibilità di raggiungere la Sacra di San Michele ed è quello che prende il via da Frazione Mortera e si snoda lungo il sentiero dei Principi. Si tratta di un percorso che porta fino alla cascina Pogolotti, da dove parte la mulattiera, caratterizzato dalla presenza di numerosi termina, che finisce alla Punta del Farò, da cui si arriva al Piazzale Croce Nera, tramite il quale si prende la strada asfaltata che porta all’antico Monastero.

In tutti e tre i casi, si tratta di percorsi che prevedono una durata che si aggirano intorno ai 90 minuti. C’è un altro percorso, ancora più impegnativo, che prende il via da Ouix e dura qualcosa come 60 chilometri, sviluppandosi lungo il Parco del Gran Bosco di Salbertrand e il Parco dell’Orsiera Rocciavrè, ma in questo caso è un cammino da completare in circa 3 giorni.

Fonte: subito.news

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