Novità in arrivo per i tanti turisti che la Città del Vaticano attira a sè da tutto il mondo.
Dal primo ottobre, l’ingresso in Vaticano sarà consentito solo a chi ha il Green Pass vaticano, il Green Pass europeo o la certificazione verde Covid 19 estera che attesta l’avvenuta vaccinazione o la guarigione da SARS-Cov-2, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS-Cov-2.
Lo stabilisce l’ordinanza del Presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano in materia di emergenza sanitaria pubblica. Un’ordinanza che raccoglie la raccomandazione di Papa Francesco che, nell’udienza del 7 settembre, aveva chiesto di “assicurare la salute e il benessere della Comunità di lavoro nel rispetto della dignità, dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni suo membro” e “adottare ogni misura idonea a prevenire, controllare e contrastare l’emergenza sanitaria”.
Il controllo per l’accesso allo Stato, si afferma, è demandato al Corpo della Gendarmeria. “Le presenti disposizioni – si legge nell’ordinanza - si applicano ai cittadini, ai residenti nello Stato, al personale in servizio, a qualsiasi titolo, nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e nei vari Organismi della Curia Romana e delle Istituzioni ad essa collegate, a tutti i visitatori e fruitori di servizi”. Unica eccezione riguarda le celebrazioni liturgiche “per il tempo strettamente necessario allo svolgimento del rito”, nelle quali vanno comunque rispettate in modo corretto le prescrizioni sanitarie sul distanziamento, sull’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, sulla limitazione della circolazione e dell’assembramento di persone e sull’adozione di specifiche norme igieniche. Infine l'ordinanza ricorda che il Servizio per la Salute e la Sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro della Direzione di Sanità e Igiene svolge l'attività di verifica.
(Informazione tratta da www.vaticannew.va)