Striscioni, cori e poesie. Gli studenti della Valle Vigezzo sono scesi in piazza per fare sentire la loro voce di dissenso alla guerra in Ucraina. E hanno promosso venerdì mattina una marcia della pace. Ad organizzarla, in particolare, è stato l’Istituto comprensivo Andrea Testore.
Circa 180 i ragazzi e le ragazze delle scuole medie che hanno preso parte alla mattinata, oltre agli alunni di due sezioni delle scuole elementari del paese. Gli studenti delle medie sono partiti dall’istituto a piedi raggiungendo in corteo e scaglionati via Rosmini dove ad attenderli c’erano i bambini delle classi quarta e quinta della locale scuola elementare.
Tutti si sono quindi ritrovati alla fine nel parco di villa Antonia dove hanno potuto ascoltare la testimonianza di una giovane mamma ucraina: Olena ha raccontato le sue vicissitudini e quelle della sua famiglia. Da qualche anno vive a Domodossola: sua figlia, Sofia, frequenta le scuole Kennedy. Il padre, la madre e il fratello di Olena vivono ancora a Kiev: “Mio padre e mio fratello sono là che combattono per la nostra libertà” ha raccontato la donna.
La mattinata, che ha visto la presenza del sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini e di altre autorità vigezzine, è proseguita con i ragazzi delle scuole che hanno declamato alcune poesie e cantato alcuni brani inneggianti la pace. Per evitare assembramenti la marcia, va detto, si è svolta in base alle norme anticovid, in due tempi: dalle 10 alle 11 si sono messi in cammino gli alunni di quarta e quinta della Primaria e quelli di prima media; dalle 12 alle 13 gli studenti di seconda e terza media.