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Attualità | 04 giugno 2022, 09:00

Anche le Aree Protette dell'Ossola alla conferenza finale del progetto Healps2

A Lecco si è parlato di turismo della salute e del benessere come offerta turistica economicamente sostenibile e rispettosa dell’ambiente

Anche le Aree Protette dell'Ossola alla conferenza finale del progetto Healps2

Si è svolta il 18 e 19 maggio a Lecco la conferenza finale del progetto Healps2. L'incontro, al quale ha partecipato anche l'Ente di gestione delle Aree Protette dell'Ossola, ha affrontato il tema del turismo della salute e del benessere come offerta turistica economicamente sostenibile e rispettosa dell’ambiente per i territori alpini.

In particolare, la giornata del 19 maggio ha esplorato come l’ambiente naturale e la sua conservazione nelle aree protette rappresenti un tesoro di risorse su cui possono essere costruiti specifici prodotti turistici orientati al benessere.  A questo proposito, Teresa Pastor di EUROPARC (Responsabile sviluppo progetti e Europark Federation - Manager della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette) ha sottolineato l’importanza di una collaborazione tra aree protette e operatori turistici, ispirata dalla visione comune proposta dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). Anche 17 operatori ossolani hanno aderito alla fase 2 e oggi il nostro parco si candida per realizzare, tra i primi in Italia, la Fase III coinvolgendo anche i tour operator. 

Il secondo tema su cui si è concentrata la mattinata è il ruolo dei professionisti della montagna, grazie ai quali, ha sottolineato Fabio Palma (Past President Ragni di Lecco, Istruttore di arrampicata ed Esperto di montagna), i turisti hanno la possibilità di vivere appieno i luoghi, scoprendone i segreti e imparando a rispettarli. Il tema ripreso e ampliato nella sessione pomeridiana da Elisa Bacchetta (Psicologa) e Marco Tosi (Guida Alpina), che hanno raccontato come guide alpine e psicologi hanno unito le forze per sviluppare, come attività pilota, una nuova offerta di Adventure Therapy. Alfred Ringler (Specialista dei rifugi di Verein zum Schutz der Bergwelt)  ha evidenziato i potenziali conflitti tra i diversi usi del territorio, come quello agricolo e quello turistico, indicando in una governance oculata l’opportunità per creare sinergie anziché scontri. E se da un lato le aziende agricole possono diventare luogo di esperienze turistiche, dall’altro gli stessi rifugi alpini possono aprirsi a nuovi target di turisti che nello smart working in contesti naturali trovano una via per ottenere maggior equilibrio e benessere psicofisico, come avviene ad esempio a Borgata Paraloup nell’ambito del progetto NatWorking. Non è mancato un focus sull’evoluzione della ristorazione, anch’essa elemento fondamentale di un’offerta di benessere.  Ugo Facciola (Albergatore e ristoratore aderente all' Eco-filiera) dell’hotel Edelweiss di Viceno e Roberto Viganò (Medico veterinario, coordinatore scientifico Eco-filiera) hanno raccontato come un approccio sostenibile che preveda selvaggina locale nella ristorazione, come quello adottato dal progetto filiera ecoalimentare, abbia dimostrato di essere in linea con le esigenze del turista attento a salute e benessere, per i suoi valori nutrizionali assai superiori a quelli della normale carne d’allevamento. 

Aree Protette ringrazia tutti i relatori e quanti hanno partecipato a questo momento di restituzione del progetto Healps2.

C.S.

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