/ Domodossola

Domodossola | 21 luglio 2022, 12:21

Movida, piano di controllo e nuove regole per la convivenza tra residenti e attività

Il documento è stato approvato in consiglio comunale con i voti della maggioranza, del Pd e di Domodomani

Movida, piano di controllo e nuove regole per la convivenza tra residenti e attività

Approvato ieri sera in consiglio comunale il Piano di prevenzione e controllo per una movida sostenibile e il regolamento per la convivenza tra residenti e pubblici esercizi nel Borgo della Cultura. Il documento, dopo un'ampia discussione , è stato approvato con 12 voti favorevoli quelli della maggioranza e dei consiglieri del Pd e di Domodomani, mentre ha votato contro Maria Elena Gandolfi della Lega e si è astenuto Angelo Tandurella di Fratelli d'Italia.

Lo scopo , come spiegato dal sindaco Lucio Pizzi, è quello di tutelare la salute, l’ambiente, il paesaggio, il patrimonio artistico e culturale, l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. «L'amministrazione vuole e deve farsi parte attiva per rendere sostenibile e meno molesta possibile la movida. Le disposizioni del piano – ha detto il sindaco - risultano pienamente coerenti con la legislazione in materia di liberalizzazione delle attività economiche e sono idonee a garantire le esigenze di tutela dei valori per realizzare un bilanciamento tra gli interessi di operatori ed avventori con quelli prioritari, di tutela del diritto alla salute ed alla sicurezza delle persone, nonché alla migliore operatività ed efficacia dell’attività di polizia amministrativa locale» . Il regolamento si muove su alcune direttrici come il divieto d’asporto dalle ore 22 alle ore 6 di bevande alcoliche e la loro detenzione. Se qualcuno sarà sorpreso con degli alcolici dopo tale orario in giro per la città o seduto nella via verrà multato.

Uno dei punti principali è sottoscrizione di accordi tra gli esercenti e il Comune, la cui sottoscrizione è obbligatoria ai fini di avere delle deroghe sugli orari della chiusura dei locali rispetto a quelli stabiliti della mezzanotte. Dovranno assumersi in pratica almeno tre dei cinque impegni, da valutarsi discrezionalmente da parte dell’Ente comunale, in relazione alle specificità delle ubicazioni delle attività. Gli impegni riguardano insonorizzazione dei locali e degli eventuali dehors chiusi e/o apposizione di limitatori agli impianti elettroacustici (interni) di diffusione sonora, tarati e certificati da Arpa; la verifica che la sede stradale davanti all’esercizio, nell’arco di un raggio di almeno 10 metri dagli ingressi dei locali, sia lasciata libera da persone e cose, anche mediante l’utilizzo di proprio personale ; l'installazione di impianti di videosorveglianza, interni ed esterni, a norma di legge; il posizionamento di contenitori per la raccolta dei rifiuti derivanti dall’attività (con la funzione di garantire, anche durante l’orario di apertura dell’attività, la maggior pulizia possibile dell’area). Con la sottoscrizione del patto con il Comune gli esercenti anziché a mezzanotte, da domenica a giovedì, potranno chiudere all'una e venerdì e sabato potranno chiudere i locali alle due.

I gestori dei bar dovranno anche garantire l’accesso ai wc a tutti e non solo ai clienti. Sarà istituita una cabina di monitoraggio ed effettuati controlli. In caso di inadempienze a queste disposizione sono previste delle multe per legge. Se nei due anni le sanzioni saranno tre si potrà arrivare alla revoca della licenza da parte del comune.

Secondo Maria Elena Gandolfi le criticità della malamovida si superano con una gestione del divertimento notturno che individui delle priorità e che si faccia promotrice di azioni di sistema che coinvolgano tutti i soggetti interessati, che non sono solo i residenti della zona e gli esercenti, ma la popolazione tutta, con i giovani in testa e i turisti.

«La città buona è una città relazionale – ha detto Gandolfi - dove la movida viene percepita come una risorsa per rendere la città vibrante, vissuta, in grado di generare valore sociale, oltre che economico, e di operare come magnete di turisti e talenti, luoghi in cui realizzare legami sociali tangibili, reali. Nel “Piano di Prevenzione per una movida sostenibile” e nel “Regolamento per la convivenza tra residenti e pubblici esercizi nel Borgo della cultura”, di cui sono i protagonisti- ha rilevato Gandolfi - non abbiamo potuto leggere una riga dedicata ai giovani o alle politiche giovanili. Crediamo piuttosto manchi una vera visione strategica che viene colmata con misure repressive a danno di tutti. Si è delineata una strategia, e un conseguente governo delle questioni, o si è navigato a vista, con provvedimenti tampone? Sostenere una strategia di marketing che contenga al suo interno elementi di promozione sociale, che trasmetta un’immagine distintiva, sana e attrattiva della notte. Favorire la produzione di campagne di comunicazione sociale che prevengano comportamenti a rischio legati soprattutto al consumo non responsabile di alcol e di sostanze stupefacenti».

Secondo il consiglieri Gabriele Ricci di Domodomani e Claudio Miceli del Pd il regolamento è coraggioso ed è un primo passo per la movida sostenibile.

Il consigliere Angelo Tandurella di Fratelli d'Italia ha espresso diverse perplessità su alcuni punti del regolamento a suo avviso poco chiari e perfezionabili come ad esempio quello sull'asporto delle bevande, su alcune vie del centro storico non menzionate nel regolamento e sui tempi di entrata in vigore del regolamento.

Il sindaco, sull'entrata in vigore del regolamento, ha risposto che da dopo la pubblicazione sarà operativo il divieto d’asporto dalle ore 22 alle ore 6 di bevande alcoliche e la loro detenzione, mentre la limitazione dell'orario alle 24 se non viene sottoscritto dagli esercenti il patto con il Comune scatterà dal primo gennaio del 2023.

Mary Borri

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore