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Attualità | 13 agosto 2022, 13:54

Anche Bognanco piange la scomparsa di Piero Angela

Nel 2007 gli venne conferita la cittadinanza onoraria e un padiglione delle terme venne intitolato al padre Carlo, per anni direttore sanitario del centro termale

Anche Bognanco piange la scomparsa di Piero Angela

Anche in Ossola, la comunità della Valle Bognanco, piange la scomparsa di Piero Angela. Il 'papà' di Quark aveva un profondo legame con Bognanco, dove il padre, il professor Carlo Angela era stato dal 1929 al 1948, Direttore Sanitario del Centro Termale di Bognanco, oltre che medico condotto del paese. Piero Angela, scomparso all'età di 93 anni, aveva visitato Bognanco 15 anni fa. In quell'occasione l'amministrazione comunale, era il giugno del 2007, organizzò una cerimonia per intitolare il padiglione Musso al professor Carlo Angela e nella stessa giornata insignì i figli Piero e la sorella Sandra con la cittadinanza onoraria del paese.

Recentemente, nel 2017, come testimonia Giuseppe Possa di PQ La Scintilla (che ci ha anche fornito le immagini ndr) Piero Angela aveva scritto una lettera che è stata inserita nei due volumi scritti da Pier Franco Midali per celebrare i 100 anni dalla nascita di don Remigio Biancossi, il prete poeta bognanchese, che aveva trascorso parte della sua giovinezza in valle proprio con un giovane Piero Angela.

Oggi il figlio di Piero, Alberto Angela, che ha seguito le orme del padre come divulgatore scientifico e come conduttore dei programmi Rai dedicati alla scienza e non solo, ne ha annunciato sui social la dipartita. E proprio sui social, sulla pagina di Superquark, è stato pubblicato un messaggio postumo a firma di Piero.

"Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano".

"Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato".

"Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese".

Cordoglio dal mondo delle istituzioni, dal ministro della Cultura, Dario Franceschini che ha detto "Perdiamo un grande italiano", al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: "Un fuoriclasse della divulgazione scientifica". E il sindaco di Torino, città natale di Piero Angela, Stefano Lo Russo, ha detto: "Il divulgatore più grande". Anche Chiara Appendino, ex prima cittadina, lo ricorda come "uno dei torinesi più grandi".

Redazione

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