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Attualità | 02 aprile 2023, 19:20

Morti sul lavoro, triste primato del Vco: terzo a livello nazionale

Nel primo bimestre dell'anno la nostra Provincia è tra i primi posti in Italia per il rapporto tra decessi e numero di occupati. A pesare come un macigno nella classifica la morte di Marco Pisano

Morti sul lavoro, triste primato del Vco: terzo a livello nazionale

Vco e Novarese in zona rossa per i casi di morte sul lavoro. È quanto emerge dal report del primo bimestre dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro.

In particolare il Vco è terzo a livello nazionale in base all'indice di incidenza calcolato sui 64.768 occupati della Provincia. Pesa come un macigno nella classifica la morte dell'operaio Marco Pisano, vittima di un incidente avvenuto a Cosasca il 17 febbraio scorso. Anche Novara è purtroppo nelle prime 10 posizioni, al nono posto, con una morte bianca su 158.110 lavoratori.

I dati nazionali evidenziano anche per il 2023 un primo bimestre da incubo per le morti sul lavoro in Italia. Sono 100 le vittime tra gennaio e febbraio 2023 12 decessi alla settimana. (73 gli infortuni mortali sul lavoro, 27 i decessi a seguito dei traumi riportati). Rispetto allo scorso anno si contano 14 vittime in meno, ma i numeri registrano ancora una situazione allarmante.

Ancora preoccupante l’incidenza di mortalità dei giovanissimi con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, più che tripla rispetto ai colleghi nella fascia 35-44 anni. in termini assoluti poi sono il 9% delle vittime totali. Anche nel primo bimestre del 2023, poi, gli stranieri hanno un rischio di infortunio mortale superiore agli italiani, confermato dall’incidenza di mortalità (4,2 contro il 3 degli italiani).

In diminuzione invece le denunce di infortunio complessive (mortali e non): -29,1% rispetto a febbraio 2022. e sono sempre le denunce nel settore della sanità a mostrare la flessione maggiore. a testimonianza dello sfumare dell’emergenza sanitaria. l’attività manifatturiera, invece, è il settore più colpito dagli infortuni. sul podio dell’insicurezza in zona rossa ci sono: Umbria, Marche, Piemonte, Puglia e per la prima volta il Veneto. La mappatura dell’emergenza dell’osservatorio Vega Engineering aiuta a capire dove i lavoratori hanno rischiato maggiormente la propria vita a gennaio e a febbraio 2023.

A livello regionale è la Lombardia a piangere il maggior numero di vittime (14) in occasione di lavoro; inevitabilmente, del resto, a livello statistico considerando che si tratta della regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia. Seguono: Piemonte (10), Veneto (9), Emilia Romagna (7), Toscana e Puglia (6), Marche (4), Umbria e Campania (3), Sardegna, Liguria, Sicilia e Lazio (2), Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Calabria (1).

“Lo scenario definito dalle nostre elaborazioni rileva ancora una diffusa emergenza, da Nord a Sud del Paese. E ciò che preoccupa sempre di più in questa nostra mappatura è, ancora una volta, l’incidenza di mortalità dei giovanissimi lavoratori” sottolinea Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre.

I dati completi sono consultabili sul sito www.vegaengineering.com/osservatorio

Redazione

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