E’ grande la soddisfazione per la notizia giunta da Roma nei giorni scorsi della chiusura dell’iter di allargamento dei confini del Parco Nazionale della Valgrande.
Il senatore ossolano, già sindaco di Vogogna, Enrico Borghi commenta: “E’ un risultato fondamentale per l’intero territorio provinciale per il quale ho lavorato con i sindaci del territorio e con l’ex presidente del Parco Massimo Bocci per tanti anni”.
“Un iter lungo e travagliato che ha vissuto ritardi amministrativi importanti, non ultimo quello della Regione Piemonte – commenta Borghi – un risultato che si è potuto concretizzare solo grazie alla perseveranza e allo sforzo collettivo che abbiamo fatto con i sindaci per spiegare, a Roma prima e a Torino poi, la straordinaria importanza per l’intero territorio provinciale di questo allargamento. Con Mergozzo, Ornavasso e Verbania all’interno dei suoi confini il Parco si rafforza e diventa definitivamente un punto di riferimento per lo sviluppo e la tutela del territorio”.
“Ora manca solo l’ultimo, fondamentale passaggio, la firma del Presidente della Repubblica. Ho già avuto modo di sviluppare in via informale un passaggio “diplomatico” con le strutture presidenziali, e sono fiducioso che la chiusura dell’ iter potrà avvenire in tempi brevi” conclude Borghi.
Apprezzamento che arriva anche dal sindaco di Ornavasso, Filippo Cigala Fulgosi: “E’ una notizia che attendevamo dal 2015 quanto è iniziato questo lungo iter scientifico e burocratico che oggi sta per vedere la sua conclusione e per il quale non posso che ringraziare il precedente presidente del Parco Massimo Bocci che ci ha sempre appoggiato, i sindaci Marco Stefanetta e Paolo Tognetti, Enrico Borghi senza la regia del quale tutto ciò non sarebbe stato possibile nonché, dall’insediamento di quest’ultimo governo, Valerio Cattaneo”.
“E’ un bellissimo risultato per la mia comunità da sempre molto attenta alla tutela del proprio territorio - continua il primo cittadino ornavassese - Nuove prospettive si aprono ora sia per Ornavasso per quanto riguarda ambiente, turismo, agricoltura e green economy sia per il Parco che ora avrà al suo interno due necropoli gallo-romane e una comunità walser che credo sia la prima ad essere inserita in un parco nazionale”.
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