Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha recentemente redatto una nuova proposta di Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia. Un piano che, a differenza di molti altri paesi europei, non prevede deroghe sull'abbattimento del lupo in casi eccezionali.
“Il Piano non risponde alle esigenze degli allevatori e di chi abita nelle aree di montagna” sottolinea il sindaco di Malesco Enrico Barbazza, da tempo unico primo cittadino del Vco a tenere alta l'attenzione sul problema che viene vissuto sempre più spesso dagli allevatori, non solo della Valle Vigezzo. “Gli attacchi sono continui. E' inutile che il servizio veterinario dell'Asl li indichi come attacchi di canidi senza specificare che si tratta invece dei lupi. Non si è mai visto in tempi recenti un cane randagio in tutto il nostro territorio” spiega Barbazza, che nei mesi scorsi aveva scritto alla Regione senza però ottenere risposte. Così come non aveva ottenuto risposte dal ministero, nonostante avesse anche avuto l'occasione di parlare del problema, direttamente a Roma insieme al collega di Druogno Marco Zanoletti.
La conferenza Stato regioni deve dare il via libera al Piano di conservazione, ma le associazioni di allevatori e venatorie lombarde hanno scritto nei giorni scorsi all'assessore all'agricoltura per chiedergli di non firmare e per chiedergli di farsi portavoce con gli altri colleghi assessori per una variazione al piano e per l'inserimento delle deroghe necessarie.
“Non capisco cosa aspettino in Regione Piemonte, mi sorge il dubbio che ci sia paura degli ambientalisti, a 9 mesi dalle elezioni si pensa di più ai voti per le regionali che al lavoro e all'economicità degli allevatori, che giorno dopo giorno stano vedendo andare in fumo i sacrifici di una vita per le continue predazioni” sottolinea Barbazza. “I consiglieri regionali si riempiono la bocca di 'pensare alla montagna....', 'preservare le attività in montagna...', 'specificità montana....' e poi quando c'è da affrontare un problema come questo, spariscono e tacciono. Cosa dobbiamo aspettare, che oltre al bestiame i lupi attacchino anche qualche umano?” continua Barbazza che poi punta il dito contro i milioni di euro spesi dall'Unione Europea sui piani lupo: “Li i milioni da investire per studi e piani di ripopolamento ci sono, e vanno bene a tutti, poi ci si dimentica dei problemi reali....tipo la sanità”.