Il prossimo Consiglio comunale in programma giovedì 7 dicembre a Premosello Chiovenda alle ore 20:30 avrà ad oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio ai sensi dell’Art. 194, Comma 1, Lettera A), del D.LGS. N. 267/2000, a seguito sentenza esecutiva N. 399/2023 emessa dal tribunale di Verbania in 30.10.2023 nella causa R.G.N. N. 733/2021”. La sentenza in questione condanna il Comune al pagamento di € 68.749,23, oltre interessi al tasso legale, per lavori e forniture avvenute nell’anno 2020. Il Sindaco Fovanna e la sua giunta sono alle prese con l'ennesimo danno: se avessero davvero cambiato il modo di amministrare, ascoltando i cittadini, oggi anche questo sarebbe già un problema risolto.
Questo ulteriore esborso, che nasce sicuramente durante la precedente amministrazione, oggi non sarebbe stato così pesante se l’Amministrazione comunale avesse accettato la nostra proposta di acquisto del terreno dell’ex Poligono di Cuzzago-Nibbio. La quota offerta era superiore di ben 155.000 euro rispetto a quanto invece lo pagherà il Consorzio Rifiuti VCO. Il noto problema dell’area dell’ex Poligono militare di Cuzzago-Nibbio, sulla quale ConSer VCO Spa e Consorzio Rifiuti VCO hanno in programma di edificare un impianto per il trattamento della FORSU e sfalci di verde, è stato al centro di un’intensa discussione nello scorso Consiglio comunale del 28 novembre. In quella seduta la minoranza di Premosello si è fatta carico di alcune interrogazioni, tra cui la valutazione di uno studio epidemiologico per accertare il reale rischio per la salute dei cittadini, la verifica del gravame di uso civico sulle aree, la nomina di un pool di tecnici esperti per la valutazione del progetto, e non ultima la richiesta di valutare l’offerta del Comitato, come già detto nettamente superiore a quella del Consorzio, per l’acquisto del terreno.
Come era prevedibile, la votazione è stata un NO su tutta la linea. Nessuno dei componenti della giunta si è dichiarato a sfavore del progetto, anzi hanno candidamente ammesso di non avere alcuna conoscenza di quanto verrà eventualmente realizzato sul territorio da loro amministrato e come hanno tenuto a ribadire, quando l’impianto sarà in funzione loro non saranno più alla guida del Comune, con buona pace di chi invece dovrà subire le loro scelte. Il tempo rende evidente a tutti che la scelta di vendere il terreno al Consorzio cela solo motivazioni politiche e a farne le spese saranno, come sempre, i cittadini. I danni previsti riguardano la salute delle persone in termini di emissione di sostanze odorigene, come avviene in molti altri impianti analoghi, nonché problemi alla viabilità per l’affluenza di automezzi carichi di rifiuti maleodoranti.
La zona prevista per la costruzione dell’impianto è alle porte del Parco Nazionale Valgrande e prossima a centri abitati, vicino al fiume Toce, tra due valli di scarico delle acque meteoriche (conoidi) e di fianco alla famosa frana di Nibbio che ancora recentemente ha mostrato segni di movimento: non pare sia proprio la posizione migliore. Attendiamo un atto di coscienza da parte del Sindaco a nome anche della sua giunta ed un’assunzione di responsabilità verso la costruzione di un impianto che non ha nessuna funzione di valorizzazione e tutela del territorio e che invece, anche a detta di Grieco in una recente intervista, avrà sicuramente la funzione di rendere appetibili ad un partner privato le quote di ConSer VCO Spa.