Per la quarta volta, dopo due annualità a Domodossola e una a Varzo, gli Artiglieri da Montagna dell’Ossola si sono ritrovati nella ricorrenza della loro Patrona Santa Barbara, questa volta presso il Santuario della Madonna del Sangue di Re, insieme con alcuni Genieri anche loro accomunati dalla medesima protettrice. Presenti quattro Gagliardetti di Gruppi Alpini ossolani, i numerosi partecipanti prima della funzione si sono recati al monumento ai Caduti di Re, rendendo gli onori e posando un omaggio floreale a ricordo di tutti coloro che sono “andati avanti” e dei commilitoni prematuramente scomparsi.
Presso l’antica chiesa dove è conservata l’immagine miracolosa della Madonna del Sangue, dopo un momento introduttivo in cui è stata delineata la figura di Santa Barbara martirizzata nel 306 d.C. ed il suo legame come protettrice di Artiglieri e Genieri di tutte le specialità, è stata celebrata da funzione religiosa, presieduta dal Rettore del Santuario padre Giancarlo Julita. Al termine della Messa, accompagnata dalle note dell’organo eseguite da un congedato dell’Arma delle Trasmissioni, è stata recitata la Preghiera dell’Artigliere da Montagna, nel ricordo di Santa Barbara e di tutti gli Artiglieri e Genieri che la annoverano come Patrona.
Il Rettore celebrante padre Julita ha poi condotto in processione i presenti all’altare dedicato a San Maurizio, Patrono delle Truppe Alpine, ricordandone il martirio avvenuto con la Legione Tebea nell’anno 286 nell’attuale località di Saint Maurice in Canton Vallese. Un momento conviviale presso il Bar Gargino, offerto dagli Alpini del Gruppo locale, ha chiuso la cerimonia e l’incontro in amicizia fra Artiglieri e Genieri, facendo anche ritrovare diversi commilitoni della naja prestata diversi decenni or sono.