Villadossola non è mai stata una città commerciale. Certo in passato ha goduto di qualche momento florido ma il settore ha sempre trovato difficoltà a radicarsi. L’era industriale della città è finita e forse anche il calo di persone che gravitano su Villa non ha permesso uno sviluppo florido del commercio.
Il 2023 che si è appena concluso ha confermato questo trend negativo. Solo nell’ultima parte dell’anno hanno chiuso alcune attività storiche’.
Due esempi: la pasticceria Rogora di piazza della Repubblica ha abbassato la serranda dopo 28anni di impegno, attività che era stata preceduta proprio da componenti della famiglia Rogora che avevano dato il nome alla pasticceria; chiuso anche lo storico negozio ‘’La quinta stagione’’ di frutta e verdura in corso Italia che da decenni serviva i villadossolesi.
Dicevamo solo alcuni esempi, comunque lampanti, della conferma che Villa non riesce ad invertire la tendenza.
‘’Il problema è che manca la continuità familiare’’ afferma Maurizio Gianola, assessore al commercio e a sua volta titolare di una oreficeria in città. E per 20 anni rappresentante dei commercianti villadossolesi .
Gianola evidenzia che ‘’oggi i figli vanno a fare altre professioni e non prendono più in mano il negozio dei padri. Così manca la continuità. Nei decenni scorsi era diverso, oggi non è più così’’.
Per Gianola certe attività di nicchia possono ancora reggere. ‘’Per esempio l’agroalimentare resiste nonostante i supermercati – spiega – anche perché vende prodotti di qualità e locali’’.
Oltre ai supermercati la concorrenza corre anche su Internet.
‘’Oggi il commercio si fa online – afferma l’assessore - , diventa più facile entrare su una piattaforma e comperare’’.
La conformazione della città poi non aiuta. ‘’Vero – spiega – perché Villa poggia su tre poli diversi: il centro città, la zona Poscio dove ci sono Coop, Penny, Eurospin e l’area all’entrata del Villaggio. Il che non concentra il commercio come avviene per Domo che ha tutto racchiuso nel suo centro storico o per Gravellona che ha un polo concentrato all'uscita della città’’.
Gianola crede che la soluzione sia quella di attrarre più gente in città coinvolgendola con manifestazioni ed eventi.
‘’Il commercio non è una scatola chiusa- dice – quindi dobbiamo creare eventi per portare qui la gente. Ora stiamo puntando sulla gara sportiva VillaAvis Race in programma il 7 aprile, ma devo dire che buoni risultati hanno dato anche l’accensione dell’albero di Natale o l’evento ‘Corso sul corso' ma anche le mostre organizzate a La Fabbrica. Dobbiamo solo dare continuità a questi appuntamenti. Io sarei anche dell’idea di ripetere la Fiera degli sposi che aveva riscosso un buon successo prima del periodo Covid’’.