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Attualità | 15 gennaio 2024, 18:30

Lotta alle mafie, l'importanza di non girarsi dall'altra parte FOTO

Alla scuola media 'Floreanini' gli studenti hanno incontrato il sindaco Pizzi e i comandanti delle forze dell'ordine che operano in Ossola

Lotta alle mafie, l'importanza di non girarsi dall'altra parte    FOTO

’Non essere indifferenti e non avere paura di parlare’’. E’ questo il motivo conduttore uscito dalla mattinata organizzata nell’aula magna della scuola media’Floreanini ‘ di Domodossola in occasione dalla "Giornata regionale della gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle mafie".

E' l'appello fatto ai ragazzi delle scuole che hanno ascoltato i comandanti delle forze dell’ordine di Domodossola e il sindaco della città, tutti impegnati a spiegare l’importanza delle forze dell'ordine nella lotta alla criminalità organizzata e ad essere partecipi di questa con i comportamenti quotidiani della vita.

‘’Una lotta a cui tutti devono dare il contributo: ognuno faccia il proprio dovere’’ ha detto il sindaco Lucio Pizzi mentre sul maxi schermo dell’aula magna venivano proiettate la immagini dei migliori protagonisti di questa lotta: il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, i magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. ‘’La mafia sarà sconfitta solo se la gioventù non le darà più consenso’’ ha aggiunto Pizzi citando una frase di Borsellino.

Poi l’intervento di chi guida le forze dell’ordine locali.

‘’No all’indifferenza e no alla paura’’  ha detto il capitano dei carabinieri di Domodossola, Alberto Rondano, illustrando con  un filmato il ruolo del’Arma dei carabinieri, di cui ha sottolineato il ruolo e l’importanza. Un messaggio rilanciato anche da Giovanna Selva, ossolana, giovane campionessa di atletica che pure indossa la divisa dell’Arma.

Poi la storia e il ruolo della Guardia di finanza, messo in evidenza dal Mauro Maietta, che guida la compagnia di Domodossola. Il capitano ha spiegato l’importanza del cittadino e rimarcato soprattutto il ruolo di polizia tributaria della fiamme gialle. L’ispettore capo Fabio Calabrese ha ripercorso l’operatività della Polizia che a Domo ha anche il ruolo di controllo della frontiera. Ha ricordato le operazioni antimafia condotte a Domodossola negli Anni Novanta e rilanciato l’attenzione sui comportamenti quotidiani nella lotta alla criminalità che oggi prospera soprattutto in zone ricche.

Infine il comandante della polizia municipale domese, Marco Brondolo, ha ricordato alcuni episodi che hanno visto i vigili urbani protagonisti, e vittime, a Milano e Corleone.

La mattinata si è chiusa con alcune dimostrazioni che hanno attirato l’attenzione degli studenti. Quella dei cani operativi delle Fiamme Gialle, che in aula magna hanno scoperto soldi e droga appositamente occultate. Poi quelle dei carabinieri che hanno permesso ai ragazzi di seguire dei percorsi tracciati sul pavimento dopo aver indossato delle visiere che li hanno messi nelle condizioni in cui si trova chi beve troppo e poi si mette alla guida.

Domattina lo scoprimento di una targa ricordo sulla tangenziale Dalla Chiesa e l’inaugurazione della mostra ‘’La divisa nei secoli’’  in piazza Fontana.

Renato Balducci

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