Accanto alla sala storica della Resistenza, dove si svolge il il consiglio comunale, una sala sarà intitolata a Mario Bonfantini. L'annuncio questa mattina da parte del sindaco Lucio Pizzi in occasione della presentazione del programma dell'Ottantesimo della Repubblica partigiana.
Mario Bonfantini (Novara, 15 maggio 1904. Torino, 23 novembre 1978) è stato uno scrittore, critico letterario, sceneggiatore, traduttore e partigiano italiano. In quest'ultima veste di grande rilievo è stata la sua partecipazione all'esperienza della Repubblica dell'Ossola, come membro della Giunta Provvisoria di Governo e della commissione didattica Consultiva aveva il compito di stendere una sorta di riforma scolastica. Per riconoscere questo impegno nell'occasione dell'Ottantesimo anniversario della “Repubblica dell'Ossola”, su proposta del Presidente dell'Istituto storico della resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara”, il comune di Domodossola ha accettato di intitolare il 21 ottobre a Mario Bonfantini la saletta adiacente alla sala storica, che probabilmente venne usata da Bonfantini come studio durante i Quaranta giorni.
Attualmente la sala viene usata in particolare dai capigruppo durante il consiglio quando si rende necessaria una sospensione su un punto dell'ordine del giorno. La sala sarà dotata di una targa e al suo interno un tavolo sarà allestito con le pubblicazioni dell'Ossola libera. In quanto Bonfantini si occupò della Stampa come Commissario e il rifiorire delle pubblicazioni nella breve esistenza della zona libera è di grande rilievo, un totale di trentanove numeri, dieci testate, distribuite a una popolazione che si stima essere stata complessivamente di 60.000 unità.
Nella sala storica della Resistenza e nella saletta che sarà presto intitolata a Bonfantini, il sindaco Lucio Pizzi si è è intrattenuto questa mattina per salutare e ringraziare Mariagrazia Federico vedova dello storico della Resistenza, il professor Pierantonio Ragozza, e le figlie Ilaria e Benedetta. Ragozza fu un grande collaboratore dell'amministrazione e oratore ufficiale alle cerimonie della resistenza. E' stato proprio il sindaco, con al fianco la famiglia del compianto preside del Liceo Spezia, a srotolare alle 11 dal balcone del Palazzo di città i drappi che riprendono i colori delle formazioni partigiane, il verde per la divisione Valdossola, il rosso della divisione Garibaldi e il blu della divisione Valtoce, che resteranno esposti per tutta la durata delle cerimonie per l'anniversario della Repubblica dell'Ossola.
Anche durante la presentazione degli eventi il pensiero è andato spesso al professor Ragozza e il sindaco in suo ricordo nel tavolo dei relatori che hanno presentato le varie iniziative, ha voluto lasciare una sedia vuota con il cartello con il suo nome.