Vanzone con San Carlo, "spalloni!spalloni!, si è aperta con questo grido e un piccolo fermo di bricolle improvvisato e inscenato da ex spalloni e finanzieri ossolani la prima edizione di Sfrusitt&Canaritt, il pranzo del contrabbando nato su idea dell’Appuntato in pensione della Guardia di Finanza Enrico Sannicandro e del periodico di cultura alpina “Il Rosa”, i quali già nel settembre 2023 avevano proposto, sempre a Vanzone, un’edizione zero tra ex spalloni, finanzieri e doganieri svizzeri.
“Un incontro per ricordare gli anni in cui ci trovavamo su due fronti diversi e le fatiche di entrambi. Essendo il “contrabbando romantico” terminato è un modo per rincontrarci e rinverdire vecchie amicizie, per questo si è deciso di ideare un appuntamento al fine di legare tutte queste storie che culturalmente sono comuni ai nostri territori di frontiera”, spiega Enrico Sannicandro.
Oltre 70 i partecipanti a questa edizione che è stata resa possibile grazie al lavoro e all’impegno dei volontari della Pro Loco di Vanzone, al sostegno del periodico di cultura alpina “Il Rosa”, del Museo della Montagna e del Contrabbando di Macugnaga, del Museo dello Spallone di Masera e dell’Associazione Sentieri degli Spalloni.
Non hanno partecipato solo contrabbandieri e Fiamme Gialle, ma anche una delegazione svizzera, tra questi Dominik Siegrist e André Zurbriggen che ha affermato: “siamo stati molto lieti di aver potuto prender parte a questa manifestazione. Contrabbandare non è stato peccato. Al contrario, senza gli spalloni non avremmo avuto nuovi amici, senza il contrabbando non avremmo potuto sederci qui e mangiare insieme. Senza il contrabbando, saremmo molto più poveri di esperienze e di storie: ci ha unito oltre i confini nazionali. Vorrei ringraziare gli organizzatori per l'invito e spero che tutti noi potremo vivere insieme altri incontri”.
Presente anche Nicola Buffoni che con Alessio Cusano ha portato al Festival di Trento e a quello della Lessinia molte di queste storie e di questi volti.
Ancora una volta la promessa è stata mantenuta: ricordare in allegria, ma con coscienza, gli anni della bricolla in Valle Anzasca e in Val d’Ossola.