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Attualità | 05 febbraio 2025, 12:20

Oratorio, il sindaco Toscani scrive al vescovo: "Un momento di difficoltà rischia di vanificare anni di lavoro"

Il primo cittadino di Villadossola chiede l'intervento di monsignor Brambilla: "Affiorano tensioni dovute alla mancanza di una figura di riferimento per giovani e famiglie"

Oratorio, il sindaco Toscani scrive al vescovo: "Un momento di difficoltà rischia di vanificare anni di lavoro"

Cresce la preoccupazione, da parte dell’intera comunità di Villadossola, per il futuro dell’oratorio San Domenico Savio. Dopo diversi anni in cui, grazie soprattutto all’intervento di don Alberto Andrini, è diventato il vero cuore pulsante della comunità e luogo di aggregazione per i giovani, è ora rimasto – in seguito alla partenza di don Lorenzo Armano verso un’altra parrocchia - privo di una guida, con il rischio di vanificare tutti gli sforzi che i ragazzi, i cittadini, gli enti e l’amministrazione comunale hanno fatto per ottenere questi risultati. Proprio per far fronte a questo problema, il sindaco Bruno Toscani ha deciso di scrivere una lettera al vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, per chiedere un intervento a sostegno dell’oratorio. Queste le parole del primo cittadino:

“Reverendo monsignore,

mi consenta di rivolgermi a lei, padre amato della nostra comunità cattolica, per esternarle preoccupazioni e timori che agitano la componente cristiana, e non solo, del nostro territorio. In questi anni Villadossola ha visto nascere una struttura oratoriale di notevole livello, grazie alla vivace intraprendenza dei sacerdoti, ma anche grazie al sostegno della comunità e di enti diversi, tra i quali il comune di Villadossola, che ha sostenuto con convinzione operazioni di restauro e l’organizzazione di eventi che hanno coinvolto tutta la popolazione.

L’oratorio è diventato parte vitale del tessuto sociale non solo per i giovani ma anche per tanti adulti che hanno contribuito alla realizzazione delle molte attività intraprese. Negli anni si è creato un gruppo solidale al quale hanno aderito e operato anche persone di altre confessioni o poco vicine al cattolicesimo, un modo bello e vivace per creare connessioni nella comunità, grazie anche al grandissimo e vivace lavoro prima di don Alberto poi di don Lorenzo.

Oggi l’oratorio di Villadossola vive un momento di difficoltà che rischia di compromettere un lavoro pluridecennale, dovuto in gran parte alla mancanza di una figura che possa identificarsi e fare identificare giovani e famiglie riunendole in progetti comuni e mettendo fianco a fianco anche espressioni di religiosità e modi di vivere anche diversi. Tensioni e divisioni stanno già affiorando e di questo siamo molto preoccupati, poiché andrebbero a vanificare anni di lavoro in cui anche il comune è stato parte attiva.

La stima, l’affetto e la simpatia che portiamo alla sua persona e a tutta la chiesa novarese ci dicono che lei agisce con grande attenzione e cura nella gestione dell’ecclesia, per questo ci consenta di chiederle di considerare con occhio benevolo i nostri problemi e di individuare, se possibile, qualche soluzione.

Mi scuso per questa missiva dettata solo da preoccupazioni e dalla volontà di condividere con lei, nostro padre spirituale amatissimo, ciò che agita il nostro cuore e confidando nella sua paterna e costante preghiera e benedizione, La saluto a nome mio e di tutta l’amministrazione di Villadossola”.

l.b.

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