''Il Vescovo non interverrà con dichiarazioni’’. E’ questa la risposta dataci dopo che le nostre testate giornalistiche si erano rivolte all’ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi per avere una dichiarazione da monsignor Franco Giulio Brambilla sulla difficile situazione dell'Oratorio Domeno Savio di Villadossola. Soprattutto dopo la lettera dell’amministrazione comunale di Villadossola e dopo le interviste rilasciate dal parroco don Massimo Bottarel.
Oratorio balzato improvvisamente all'attenzione dei media per le difficoltà dovute alla mancanza di un coadiutore, figura ritenuta importante nel dialogo e come riferimento per i giovani che frequentano l’oratorio.
In un anno e mezzo Villadossola ha ‘’perso’’ prima don Alberto Andrini, trasferito in Valsesia dopo che era stato uno dei principali promotori della ‘’rivalutazione’’ dell’oratorio attraverso un progetto ambizioso. E dopo l’addio di don Lorenzo Armano, che è rimasto a Villa un solo anno prima di essere mandato in valle Anzasca.
La situazione attuale ha visto la presa di posizione preoccupata dell’amministrazione comunale. Cui ha fatto seguito quella del parroco don Bottarel chiamato a rassicurare l’impegno nei confronti dei ragazzi dell’oratorio.
Tutto tranquillo dunque!
Di certo il silenzio annunciato dal Vescovo sulla nostre richieste lascerebbe intendere che da Novara siano sulla stessa linea del parroco Bottarel. In pratica la situazione è questa e va accettata poiché la carenza di vocazioni non consente l’arrivo di nuovi, giovani preti. Il riferimento di don Bottarel a centri maggiori come Bellinzago e Borgosesia, che sono nelle stesse condizioni di Villadossola, lascia intendere che ad oggi non c’è la possibilità di avere un coadiutore, nonostante gli sforzi del vescovo e dei suoi collaboratori. Da Novara, insomma, rimarcano solo che le attività – anche quelle giovanili - non si fermano, nonostante le difficoltà per la carenza di preti.
Resta semmai da valutare se questo ''vuoto'' peserà sul futuro dell'oratorio, che a Villadossola è sempre stato un polo vitale e importante per i giovani. Soprattutto un momento di crescita avendo legato il suo nome a figure di grande rilevanza, che qui hanno fatto i coadiutori e non solo, come don Germano Zaccheo e don Gianfranco Tabarini.