‘’Il Tribunale di Verbania ha dichiarato il non doversi a procedere nei miei confronti perché il fatto non sussiste’’. Lo dice il sindaco di Bannio Anzino, Pierfranco Bonfadini, al termine di un processo a suo carico per stalking.
Reato ipotizzato che, come sentenziato dal giudice, non sussiste nei comportamenti di Bonfadini, finito sotto accusa non come amministratore ma come privato cittadino: era stato denunciato dal suo ex assessore, Roberto Adici, che oggi è nelle file della minoranza in consiglio comunale.
Così ha sentenziato il giudice Mauro D’Urso al termine del processo nato dalle accuse fatte da Adici nei mesi dopo che aveva dato le dimissioni dalla giunta Bonfafini. Il sindaco era stato accusato di diversi episodi che sarebbero avvenuti tra luglio 2022 e agosto 2023. Nelle denunce si parlava di minacce, molestie, insulti, sguardi intimidatori.
All’udienza, la difesa di Bondafini, composta dagli avvocati Bruno Stefanetti e Carlo Ruga Riva, ha contestato in toto le denunce e gli esposti fatti dopo che l’allora assessore aveva dato le dimissioni dalla giunta Bonfadini. Ora il giudice ha dichiarato il non doversi procede perché il fatto non sussiste.
Non si tratta di cose che riguardano l’ amministrazione comunale ma di episodi privati. Per i quali la difesa ha smontato le accuse attraverso testimoni, anche su fatti diversi da quelli denunciati.
Per sostenere la tesi, gli avvocati Ruga Riva e Stefanetti hanno anche messo in evidenza che gli episodi denunciati, se fossero avvenuti, circostanza sempre contestata, non avevano provocato nell’ex assessore alcuna ripercussione sulla sua vita. Ed hanno messo in evidenza una serie di azioni fatte dalla persona offesa, attraverso esposti in aperta contestazione e contrasto all’amministrazione Bondafini, esposti che non hanno avuto seguito né amministrativo né giudiziario.
Resta in corso un altro processo davanti al giudice pace per una ipotesi di minaccia per analoghi fatti che Bonfadini sostiene non mai avvenuti.