Sabato 31 maggio a Crodo, presso il Foro Boario, si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Cravariola, l’Alpe della Dote”, evento che ha richiamato un numeroso pubblico di appassionati e curiosi desiderosi di scoprire le vicende storiche e culturali legate a questo territorio di confine.
L’incontro ha visto interventi di rilievo: il professor Enrico Rizzi, storico locale e massimo esperto internazionale della storia dei Walser, ha raccontato la storia controversa e affascinante dell’Alpe Cravariola. La dottoressa Giorgia Frangioni, dottoranda presso l’Università di Genova, ha presentato i primi risultati della ricerca ArcheoKore sulla cartografia storica dell’area, offrendo nuovi dati e prospettive inedite. Infine, il dott. Marco Garbani, giurista svizzero, ha approfondito le dinamiche e le evoluzioni dei confini tra Italia e Svizzera, sottolineandone la complessità.
Durante l’evento è stato ufficialmente lanciato il programma “Montagne Senza Confini - Cravariola: 150 anni dalla posa dei cippi di confine Italo-Svizzero”, una serie di iniziative e celebrazioni che, da maggio a novembre 2025, coinvolgeranno enti e associazioni piemontesi, lombarde e ticinesi per valorizzare la storia e la collaborazione transfrontaliera.
Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con il Centro Studi Piero Ginocchi di Crodo, l’Associazione In Cammino La via Francisca del Lucomagno e Val Rovana è…, e al sostegno di Regio Insubrica, del Consiglio Regionale del Piemonte, dei comuni di Crevoladossola, Crodo, Montecrestese e Campo Vallemaggia, oltre ad altri enti e associazioni.
La giornata si è conclusa con la suggestiva performance musicale “Il Suono del Silenzio”, un viaggio sonoro attraverso brani della tradizione alpina riarrangiati per violino, fisarmonica e pianoforte, eseguita dagli artisti Lucia Puricelli, Andrea Pizzamiglio e Sophia Keyenburg, che ha emozionato il pubblico presente.
La mostra, spiega la presidente dell’Associazione Sentieri degli Spalloni, Nori Botta, nasce dal lavoro di ricerca storica e culturale del Prof. Rizzi, in particolare dalla sua opera “L’Alpe della Dote: Cravariola – I De Rodis e Premia”. Attraverso fotografie esposte e un percorso sonoro interattivo accessibile via QR code, i visitatori sono invitati a un “sentiero immaginario” tra matrimoni, confini, sentenze e mappe storiche, riscoprendo storie di fatica, coraggio e resilienza legate a questo straordinario paesaggio alpino.
La mostra è aperta al pubblico fino a ottobre, visitabile su prenotazione contattando il Comune di Crodo o l’Associazione Sentieri degli Spalloni.