Dopo la notizia di questa mattina – 9 agosto – della richiesta di soccorsi da parte di due turisti tedeschi che, mentre dormivano in tenda in Val Grande, sono stati spaventati da un orso, il reparto carabinieri del Parco Nazionale Val Grande ha diffuso una nota nella quale invita i cittadini non creare allarmismi e ad attendere la verifica da parte degli addetti ai lavori prima di diffondere notizie che potrebbero rivelarsi prive di fondamento, nonostante la certezza della presenza di un esemplare di orso sul territorio.
“Nell'ultima settimana – si legge nella nota - si sono registrate delle attività da parte dell'orso presente in Val Grande. Un episodio di danneggiamento su arnie non presidiate con filo elettrico è stato attribuito all'orso per chiare evidenze (impronte sui telai), e altri episodi sono stati segnalati sia in Val Loana (Malesco) che a Vald (Santa Maria Maggiore) senza tuttavia avere dei riscontri oggettivi o osservazioni dirette e conclamate”.
“In particolare – sottolineano i forestali - un episodio ha suscitato la attenzione dei media riferito ad una presunta segnalazione in prossimità di tende di escursionisti presso Il Bivacco Alpe Vald in comune di Santa Maria Maggiore: tale segnalazione, per affermazione stessa dei segnalanti, non era circostanziata, ovvero nessun animale è stato osservato direttamente, ma sono stati avvertiti esclusivamente dei rumori e scorta una sagoma dall'interno della tenda; la segnalante stessa afferma che avrebbe potuto trattarsi di un cinghiale. È opportuno che in questi casi prima di dare seguito a informazioni non circostanziate o false, venga effettuata da parte degli organi competenti una verifica oggettiva al fine di evitare procurati allarme o valutazioni inopportune agli organi di vigilanza preposti; sia i carabinieri forestali del Parco Nazionale Val Grande e del gruppo del Verbano Cusio Ossola, sia la polizia provinciale sono presenti e svolgono attività di presidio e per qualunque segnalazione è necessario rivolgersi direttamente a tali organi”.